Si è conclusa anche quest’anno
la stagione di Uomini e Donne.
Come al solito ha fornito
spunti interessanti.
I vecchi o, per dirla in maniera
più edulcorata, gli “over”,
hanno preso il totale
sopravvento sui giovani.
Inizialmente avevano
loro riservati “solo”
2 appuntamenti settimanali,
poi diventati 3,
ed infine addirittura
4, cassando di fatto
la puntata “ragazzi e ragazze”,
che aveva la stessa formula
di quella over,
ma con protagonisti gli “under”.
A dire il vero questa
è una delle poche cose positive:
ciò che emergeva con gli under era aberrante,
e i giovani di oggi
non ne uscivano certo bene…
Resiste, non so per quanto ancora,
il trono classico,
quello con tronisti
e corteggiatrici tanto
per intenderci,
anche se con scarsi
riscontri di auditel,
tanto che la stessa De Filippi
ha lasciato intendere
che non è più tanto sicura
di riconfermarlo per la prossima stagione.
Arriviamo al trono over.
Senza ombra di dubbio
è il più interessante,
quantomeno per il confezionamento.
Tra gli uomini e le donne
resistono dei capisaldi
da ormai 4 anni,
gente che non ha alcun interesse
a trovare un/a compagno/a
ma che resta lì con il solo intento
di intrattenere e fidelizzare il pubblico,
un po’ come accade in Beautiful,
dove a resistere da sempre
sono Ridge e pochi altri,
giusto per dare punti di riferimento
al telespettatore
e non fargli pensare che stia guardando
tutt’altro programma rispetto
a quello che aveva seguito
sin dagli inizi.
Coloro che all’interno del programma
non si mettono in evidenza
entro max 4 puntate,
vengono prontamente sostituiti,
e questo rimpasto
aiuta a creare nuove dinamiche
tra i presenti in studio,
che altrimenti, essendo sempre gli stessi
da anni e anni, non avrebbero niente più
né da dirsi, né da darsi.
Non crediate che le cose
siano cambiate rispetto al passato,
i vecchi sono anch’essi
malati di protagonismo,
e sempre più spesso
li si vede comparire sulle
copertine dei giornali patinati
o presenziare a eventi
come “guest star” della serata.
La più grande novità introdotta
quest’anno è indubbiamente
la sfilata di moda.
In un primo momento la De Filippi
aveva puntato sulla gara di ballo,
mossa sbagliatissima,
le puntate si rivelavano
di una noia mortale,
sia perché non c’era competizione
tra i partecipanti,
visto che nessuno sapeva ballare,
sia perché il telespettatore
non aveva nessun interesse
a guardare passivamente
dei vecchi divertirsi al posto suo.
Quindi la sterzata repentina,
Maria ha preso i suoi fantocci
e li ha messi sfilare;
lo spettatore si è sentito
coinvolto da subito,
premiando con ascolti pazzeschi
questa felice intuizione.
A chi non è capitato
a un matrimonio di criticare
il vestito della sposa o di qualche parente?
La De Filippi non ha fatto
che riproporre tutto ciò in tv.
Lo spettatore da passivo,
nel vedere dei vecchi barcollare
su delle note musicali,
diventa attivo,
anche lui è chiamato a giudicare
l’outfit dei concorrenti.
Infine, anche sul piano costi-risultati
la puntata over è una gallina
dalle uova d’oro:
Registrano una sola puntata settimanale,
tutta in studio, senza esterne,
spalmandola su ben 4 giorni,
capirete che, rispetto al trono tradizionale,
sia i tempi di lavoro
che i costi si abbattono drasticamente.
Read Full Post »