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Posts Tagged ‘amicizia’

https://vivalafocaccia.com/wp-content/2013/10/Torta-di-Mele-8.jpg

 

Facebook esiste ormai
da molti anni,
e in tutto questo tempo
ci ha consentito di vedere
come cambiano le persone
e capire perché la gente tradisce.

Chiedi l’amicizia a fighe assurde,
poi col tempo queste
si fidanzano, si sposano, figliano,
e passano dal spararsi selfie
con le tette di fuori
a fotografare con soddisfazione la torta
che hanno appena sfornato…

È normale che ti cala
il desiderio e le cornifichi,
ti fidanzi con Rihanna
e dopo il primo anno di matrimonio
ti ritrovi accanto Benedetta Parodi.

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L’Amicizia Uomo-Donna

https://i0.wp.com/digilander.libero.it/farfallina1973/BimbiBacioBLOG.JPG

Ci sono dibattiti centenari
sulla possibilità di una
vera e disinteressata amicizia
tra uomo e donna.

Non vorrei banalizzare
anch’io l’argomento
schierandomi da una parte
o dall’altra, ma chiedervi
il perché dovrebbe esistere
un’amicizia così stretta
tra persone del sesso opposto.

Se due amici, uomo-donna,
stanno talmente bene insieme,
si trovano a meraviglia
e viaggiano sulla stessa frequenza d’onda
perché non provare a camminare insieme?

Impieghiamo un’intera vita
a cercare qualcuno che ci faccia
star bene e quando poi finalmente
lo troviamo dobbiamo restarci
solo “amico”.

E’ da stupidi.

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In principio, per farti i cazzi
degli altri facevi i salti mortali,
chiedevi in giro,
a volte anche rischiando
grosse figuracce.

Il concetto di privacy è stato
totalmente stravolto
negli ultimi anni.

Adesso basta che chiedi
l’amicizia su Facebook
e subito risolvi,
anzi, sono stesso gli altri
a comunicarti ciò che fanno
e con chi lo fanno.

Prima volevi impicciarti e faticavi per farlo,
adesso vogliono farti impicciare
con un tale sovradosaggio di informazioni
che quasi ti fanno girare le palle.

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Dicono che l’amore
sia più forte del sesso,
la realtà è ben diversa.

Te ne accorgi quando
dai l’anima per qualcuno,
e quel qualcuno con te ci sta bene,
ma nel momento che provi a chiedere
di andare oltre una sterile amicizia
ti senti rispondere che “non sei il suo tipo”.

Questa situazione
la ritengo l’esatta sconfitta
dell’amore sul sesso.

Come non sei il suo tipo???
Con te ci sta bene,
anzi, ci sta da Dio,
passerebbe le ore in tua
compagnia ed ore a parlare insieme.
L’intesa è perfetta,
le basi per un solido
rapporto ci sono tutte,
eppure non basta,
perchè a letto con te non ci verrebbe
e quindi tanti cari saluti
alla gioia e alla sintonia.

La priorità nella scelta
del partner viene data al sesso,
all’attrazione fisica,
poi, eventualmente,
viene tutto il resto.

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Mi sto interrogando da un po’,
su cosa mi dia davvero felicità.

E per felicità non intendo
“cosa mi piace” o
“cosa mi fa star bene”,
ma cosa mi scaturisca ogni volta
una gioia profonda,
un’esplosione di emozioni
da non riuscire a controllarle.

Ho cominciato così a ricercare
la felicità tra chi mi circonda.

Alcuni impazziscono per i genitori,
sono le loro persone più importanti al mondo,
degli idoli con cui vivere a stretto contatto:
a me questo non accade,
c’è indubbiamente affetto,
rispetto, riconoscenza,
ma non la mia felicità.
Parenti alla lontana, men che meno.
Forse in passato ho avuto una persona
che mi dava felicità, però poi ho pensato
che se avessi continuato a frequentarla,
come ogni cosa,
alla lunga mi avrebbe stancato e la felicità
sarebbe andata a scemare diventando
“piacere” e poi “affezione”.
Era quindi da escludere.

Non ho ancora figli.

Allora ho cercato di farmi dare
una mano da chi ne sapeva
sicuramente più di me:
Freud con le sue 5 fasi.

1) fase orale =
mangiare non mi provoca piacere,
figuriamoci felicità,
lo vedo come un bisogno necessario
di cui farei volentieri a meno,
quasi un peso insomma,
odio stare più di 15 minuti a tavola.

2) fase anale =
essere felici perchè
si sta espletando la più bassa
delle funzioni fisiologiche,
non ritengo sia il massimo.

3-5) fase fallica & genitale =
trovare la propria felicità
nel sesso mi da tristezza,
può essere un piacere,
ma non il senso di una vita.
Come giudichereste uno che
termina la frase “io vivo per…”
con “scopare”?

4) fase di latenza =
amicizie e sviluppo fisico.
Chi trova la felicità
nello studio o nella palestra
secondo voi è normale?
E chi invece la trova
nell’uscire con gli amici?

Sto riscontrando davvero grosse
difficoltà a darmi una risposta,
forse trovo la mia felicità quando
riesco in qualcosa in cui non speravo,
ma non può bastare essere
felici per un avvenimento sporadico.

E tu?
Tu hai mai pensato a cosa
ti rende davvero felice?

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Fare un film di successo
che si rivolga a un target
o prettamente maschile
o prettamente femminile
è cosa assai semplice,
basta inserire alcuni
ingredienti standard:

Per le Donne:

Storia D’amore,
una solida amicizia al femminile
e lo shopping.

Per gli Uomini:

Sesso nudo e crudo,
automobili
e sangue.

Da qui non si scappa.

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Ho capito che l’uomo
è di natura “socievole”,
gli piace che la gente
si interessi a lui.

Personalmente ho un caratteraccio,
se qualcuno mi si avvicina
per darmi a parlare
lo guardo quasi storto
mentre penso tra me e me
“Chi ti ci ha mandato? Cazzo vuoi???”,

grazie a Dio però
non sono tutti così abbottonati,
anzi, la maggior parte
delle persone vuole approcciare,
è propensa a stringere
nuove amicizie,
ad allargare il proprio
capitale sociale,
tanto che quasi resti stupito
da come ti accolgano
visibilmente compiaciuti.

Restare nel proprio
recinto è controproducente,
le persone desiderano
stringere nuovi legami e aprirsi,
persino io!

Mi ci vuole un po’ più
di tempo degli altri ma
alla fine riesco a sciogliermi,
tranquilli 😛

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La donna quando vuole sia
scaricare con garbo,
sia sentirsi regina,
se ne esce fuori
con frasi di conforto tipo:

“mi dispiace”
“ti ho illuso”
“ti ho deluso”
“ti ho ferito”

Come a credersi lei
il centro dei nostri pensieri
ed il solo motivo per cui
adesso, a suo avviso,
passeremo le nottate
a piangere con la testa
sotto al cuscino.

Almeno che l’uomo non abbia
preso una tranvata pesante,
quasi mai questo tragico
scenario si verifica.

Quelle a irritare di più, però,
sono le donne che prima tirano
il sasso, e dopo nascondono la mano:

le regali un peluche con un cuore enorme,
poi un libro con una dedica
che a confronto quelle
dei baci perugina sembrano
scritte da Marilyn Manson,
per mesi le ripeti che
in un’ipotetica classifica
sta indiscutibilmente in vetta,

ma lei, prima abbozza compiaciuta,
poi tutto d’un tratto,
quasi a voler cascare dalle nuvole,
esclama meravigliata:

“Mi dispiace che ho lasciato intendere qualcosa che non esisteva…”

Uhm…

Per poi infierire in modo ulteriore:
“Stupidamente ho creduto alla possibilità di una amicizia”.

Maaa daaaaai,
il ruolo del “cornuto” ci sta,
però qui vi si vuole anche mazziare
facendovi passare per
pazzi visionari.

Le strade allora sono due:

1) o le lasciate la ragione,
rifugiandovi in un eterno silenzio,
purchè serva a non ricevere più
altre frasi così infelici;

2) o, per quanto siete signori,
un sintetico e coinciso
“vaffanculo sparisci” omaggio
glielo donate con tutto il cuore!

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Dal punto di vista sessuale?

Ho telefonato a un amico,
a cui avevo organizzato un incontro
con un’altra amica, per dirgli
che i suoi atteggiamenti
mi avevano lasciato interdetto.

In 2 settimane di conoscenza
lui era infatti stato capace di:

1) saltarle addosso al primo appuntamento
2) non portarla neanche mezza volta a cena
3) chiederle di prestargli dei soldi
4) fare ripetutamente cilecca a letto
5) chiudere con lei facendola aspettare
invano due ore a un appuntamento
a cui non si è presentato e, oltretutto,
da quel momento ha smesso anche
di risponderla al telefono.

Appena gli ho detto:
“guarda, da te non me lo aspettavo, mi hai deluso”.

Lui mi ha risposto:
“dal punto di vista sessuale?”

Cioè ti comporti di merda
a 360 gradi
e il tuo unico scrupolo
di coscienza va al fatto
che quando doveva
non ti si è alzato?

Boh, io non so certi
uomini da dove escano fuori,
rinascessi donna
preferirei cucirmela
piuttosto che darla
a gente del genere.

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Mai sentirsi
secondi a nessuno,
a maggior ragione
se si è convinti di
aver dato il massimo.

Per questo quando una donna
che avete a lungo
rincorso vi chiude
definitivamente
la porta in faccia
bisogna solo sorridere,
scusarsi e togliere
il disturbo.

Non cadete nel solito
tranello che puntualmente
vi verrà teso,
ovvero quello dell’amico
per cui “un caffè,
una chiacchiera,
una telefonata
non ci sono problemi”.

Il caffè, al limite,
andrete a prenderlo
solo per il piacere
di versarglielo addosso,
sperando che sia bello bollente,
invece la chiacchiera potete
farla tranquillamente
quando lei avrà voglia
di sentirsi ripetere
a intervalli regolari
di 30 secondi quanto
sia stata stronza,
mentre la telefonata,
se la signora la gradisce,
sentirete la necessità
di fargliela rigorosamente “muta”,
alle 3 di notte e
con il numero anonimo,
a mo’ di stalking.

Chiedetevi se siete
“il meglio” che una
donna possa desiderare
o un “coglione qualsiasi”,
qualora riteneste di appartenere
alla prima categoria,
non permettete allora
a nessuna di trattarvi
come un esponente della seconda.

Quello che lei vuole
offrirvi è lo scarto,
il meglio preferisce
riservarlo ad altri,
e se avrà il barbaro
coraggio (come lo avrà..)
di mettervi davanti
a un bivio “amicizia o niente”,
prendere o lasciare,
beh…

Puntate al meglio,
non accontentatevi dello scarto
e non consentite
mai a nessuna di proporvelo:
siate audaci, siate ambiziosi…

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Vi sarà sicuramente
capitato di ricevere su facebook
una richiesta di amicizia
da parte di un conoscente
di cui vi interessa ben poco.

Una volta lì,
le strade sono due:
accettare a malincuore
o rifiutare senza pietà.

Personalmente trovo
molto scortese
rifiutare la richiesta
di un conoscente,
facendogli così capire
che di lui, anche se
ne sapete poco o nulla,
non ne varrebbe
comunque la pena approffondire.

Insomma è come se qualcuno
che prima di allora
aveva difficoltà di approccio,
vi tendesse la mano
per allacciare finalmente
un rapporto più stretto,
e voi gliela scansate.

Ovviamente ci sono anche
quelli che spediscono
richieste all’impazzata
solo perchè si divertono
a fare collezione
di amici sui social network.

Il bello di costoro
è che una volta ottenuta
l’amicizia che, precisiamo,
sono stati loro a cercare,
non ci parlano mai,
neanche per ringraziarci/salutarci:
su questa marmaglia tutti
concordiamo ad unanimità
per la fucilazione.

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Le donne sono dotate
di una sfacciata paraculaggine,
oltre ogni limite.

Le corteggi come fossi
Cyrano de Bergerac,
dandole il meglio di te stesso,
loro lusingate sembrano gradire
fino a quando poi inspiegabilmente
ti rifilano il due di picche.

Vai in escandescenza
e decidi di troncare il rapporto
ma le megere è proprio
lì che calano il loro
consueto asso nella manica:
“Non volevo arrivare
a questo… RESTIAMO AMICI”.

… e a te viene
il latte alle ginocchia.
Ma amici de che?
Cosa me ne faccio
della tua amicizia?

Inoltre non avrebbe senso
essere amici, lei non vuole
perdervi sulla base delle
premure e delle piccole attenzioni
che le riservavate,
una volta rifiutati,
quelle attenzioni non sarete
più disposti a dargliele
e di conseguenza verrebbero
meno i motivi che la legavano a voi:

meglio troncare netto
e farvi ricordare in modo positivo
invece che continuare
per lasciar scivolare lentamente
quel bel rapporto in una
reciproca indifferenza.

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Amicizie Impossibili

Un uomo non può essere amico
di una donna che lo attrae,
levatevelo dalla testa.

L’amicizia tra persone
dello stesso sesso può avvenire,
è rara ma può avvenire,
affinchè avvenga è necessario
però che sia disinteressata,
oserei quasi dire “superficiale”.

Il concetto è semplice:
l’uomo tende ad “accoppiarsi”,
inteso non come mero atto sessuale,
ma proprio come formare una “coppia”,
e una coppia oggigiorno, ancora per poco,
è rappresentata dal maschio + la femmina,
maschio + femmina che si piacciono.

Gli amici sono persone che ci piacciono,
altrimenti non sarebbero nostri amici,
e visto che pur se ci troviamo bene
non ci sogneremmo mai di formare una coppia
con un amico del nostro stesso sesso
(semplicemente perchè non la riteniamo una “coppia”)
non possiamo sostenere lo stesso
per un amico di sesso opposto.

Quindi, premesso che se una è nostra amica/o
è perchè caratterialmente ci piace,
e aggiungendo che spesso ci piace anche fisicamente,
o, al limite, non ci disgusta (altrimenti non l’avremmo voluta come amica/o)
è normale, normalissimo, cercare di più da quel rapporto.

Poi vabbè, esco pazzo quando
sento quelle che liquidano
una dichiarazione d’amore con:
“non voglio rovinare la nostra amicizia”,
o, peggio ancora, “ti vedo solo come un amico”.

Lì ti verrebbe naturale risponderle:
“Ma brutta stronza, dimmi che non ti piaccio,
non te ne uscire con ste cazzate,
perchè comunque da ora la nostra amicizia è rovinata,
e se preferisci scoparti uno che ti fa sangue
piuttosto che stare con uno che ti fa star bene
per me sei stata una falsa
e, da oggi, sei anche una sgualdrina,
ergo, non mi meriti più: Addio.”

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