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Posts Tagged ‘android’

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Per quanto questo non sia
un blog di informatica
ho visto che il mio
articolo su come visualizzare
i video Silverlight su Android
ha avuto un successo clamoroso,
pertanto ho deciso di condividere
con voi un altro metodo
per vedere i canali Rai e Mediaset
senza avere Silverlight
(e addirittura Flash!).

Step 1:

Scarichiamo il plugin Mediaset da questo LINK

Step 2:

Scarichiamo e installiamo
un’app chiamata Kodi, scaricabile da questo LINK ,
è un po’ pesantuccia,
apparentemente è un player video ma,
settato opportunamente,
può diventare un potentissimo
strumento per cercare e vedere
film ed eventi in streaming.
Agli smanettoni consiglio
di documentarvi su questo
programma e sulle sue funzioni nascoste,
io mi limiterò soltanto
a dirvi semplicemente
cosa fare per vedere Rai e Mediaset.

n.b. (nella mia app ho impostato i menu in italiano,
voi li troverete in inglese).

Step 3:

Aprite Kodi,
A questo punto clicchiamo
su SISTEMA e poi IMPOSTAZIONI,
infine entriamo in ADD-ONS.
Qui scegliamo “INSTALLA DA FILE ZIP”
e ci cerchiamo il plugin Mediaset
nei meandri del nostro dispositivo,
ci clicchiamo due volte sopra velocemente
e attendiamo un messaggio di avvenuta installazione.
Torniamo alla Home del programma.

Step 4:

Andate su VIDEO,
poi ADDON VIDEO e infine su ALTRI.
Cerchiamo RAI ON DEMAND,
clicchiamoci sopra, premiamo INSTALLA
e attendiamo il messaggio di avvenuta installazione.
Torniamo alla home.

Step 5:

Cliccando su VIDEO
e poi ADDON VIDEO
troveremo i nostri plugin installati,
apriteli e buon divertimento.

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Il blog si prende un mesetto
di pausa per le festività natalizie.

Al 2015!

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https://i0.wp.com/www.brettjankord.com/wp-content/uploads/2012/02/fennec-ua3.jpg

Dalla mia esperienza
ho imparato che alcune volte,
per fare una determinata cosa,
non esistono software realmente imprescindibili,
l’imprescindibilità è dettata
da accordi che la casa di produzione
del software sigla con i produttori
di un sistema operativo.

Prendete Android,
presente sui comuni smartphone,
ho scoperto per puro caso
una cosa alquanto bizzarra.

Nelle opzioni del browser di serie,
c’è una voce chiamata User Agent
(impostazioni-avanzate-UAString),
se la lasciamo su “android”
la visione dei video Silverlight
(quelli utilizzati da Mediaset e Rai, tanto per intenderci)
risulta impossibilitata.

Se quella voce la cambiamo in “desktop”,
lo smartphone comunica ai server
a cui andrà a bussare che non è
uno smartphone, bensì un pc fisso
e quindi se volessimo vedere un video Silverlight,
il sito ci chiederebbe di installarne l’exe
(cosa che non potremmo ovviamente fare
essendo .exe un’estensione relativa a windows).

Se però, quella voce di cui sopra,
la trasformiamo in “iPad/IPhone”
ecco partire magicamente i video Silverlight.

L’hardware è lo stesso,
il software idem,
a cambiare è soltanto
una stringa di riconoscimento.

Capirete l’assurdità della cosa.
Non è che se una 500
la dipingi di rosso e ci piazzi sopra
la targa appartenuta a una Ferrari,
può anche lontanamente passare per tale.

AGGIORNAMENTO: METODO 2 QUI

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Mini PC Android

Post anomalo:
vi consiglio un prodotto
da comprare!

Ne sono così entusiasta
che non posso fare a meno
di parlarvene.

Chi di voi non ha
a casa un tv, di non ultimissima
generazione, che sta lì,
come soprammobile,
utilizzato solo un po’
la sera per vedere Maria De Filippi?

Ecco, con questo aggeggio
noi diamo vita al tv
trasformandolo in un pc.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno
è un tv con ingresso hdmi (fondamentale)
e magari uno usb (non necessario)
a cui collegheremo il nostro mini pc.

L’ingresso hdmi serve per visualizzare
sul monitor tv ciò che trasmette il mini pc,
mentre la usb serve per alimentarlo,
ma possiamo anche collegarlo
direttamente alla presa
della corrente con un adattatore
incluso nella confezione.

Con questo mini pc potete
navigare sul web, giocare,
vedere film in streaming,
o su file se collegate all’entrata
usb una comune pen drive.
Il minipc ha due sole entrate usb
(una usb tradizionale e una mini usb),
ma voi potete aumentarle
con un qualsiasi hub usb.

Al suo interno vi muoverete
mediante un mouse wireless
che collegherete alla hub usb
e anche tramite un altra diavoleria,
sempre cinese, che permette
di fare sia da mouse che da tastiera,
io ho questa qui LINK , pagata 13€.

Il sistema operativo montato
sopra è un Android 4.1,
su cui potrete far girare la maggior parte
delle app del google store,
compresi gli emulatori delle console!
Ebbene sì, installando
le apposite app, su questa
chiavetta girano i giochi
della play station 1, del nintendo 64,
del gameboy, della psp e di molte altre console.

Google di recente si è lanciata
sul mercato dei mini pc con “Chromecast”,
che fa molto meno rispetto a queste diavolerie
cinesi ma costa molto di più.

Personalmente ho un mk809II,
è un dual core e su ebay.com
(.com, non .it, mi raccomando…),
comprando da venditori cinesi,
lo si porta a casa alla modica cifra
di 46 dollari, circa 35€,
spedizione compresa
(tempi di consegna 30 giorni).
Altrimenti esistono i quad-core,
molto più potenti, ma il prezzo
ovviamente raddoppia quasi.

Vediamo i contro dei mini pc:
si accendono autonomamente
con l’accensione del tv
e hanno dei limiti di funzionalità
dettati dall’assenza di touchscreen
(li comandiamo con mouse e tastiera wireless).

I pro sono che se da un lato
ti metti in caso un aggeggio
che ti consuma ulteriore energia,
dall’altro utilizzi molto meno il pc fisso,
che di energia ne consuma
decisamente molta di più,
inoltre con il mouse puoi svolgere
operazioni di maggiore precisione
rispetto ai comandi touch.

Provatelo, per 35€ si può fare,
vi assicuro che sono soldi
ben spesi e che mi ringrazierete.

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Per la mia laurea
mi hanno regalato uno smartphone
di ultimissima generazione,
è costato un botto di soldi
ed è davvero una figata.

Il punto, però, non è questo.

Ho scoperto che gli smartphone
che montano il sistema operativo
“android” non sono configurabili
manualmente o automaticamente
tramite quel famoso sms
che vi manda il vostro gestore
appena cambiate terminale.

Allorchè una domenica,
dopo penso… MAI averlo fatto,
mi sono deciso a contattare
il servizio clienti 119 della Tim
per chiedere assistenza:
mi si è aperto un mondo davanti.

Sono sicuro che chi di recente
ha provato questa esperienza
sa già dove voglio andare a parare.

L’operatore…
non si riesce a parlare
con l’operatore.
Sapete quelle tipiche
cose all’italiana?
L’arte di fottere il prossimo?
Ecco, la Tim con i propri clienti
attua “il gioco delle 3 carte”,
sembra assurdo essendo essa
una multinazionale, eppure è così,
la Tim fa il gioco delle 3 carte.

Tu chiami per parlare con un operatore,
e lei ti nasconde tra le sue mille
voci selezionabili quella relativa
all’operatore. Ti sbatte da una parte
all’altra facendoti premere
pulsanti all’impazzata ma con
l’operatore te non ci riesci a parlare.

Non sto scherzando, purtroppo.

Esasperato, mi sono affidato
a google ed ho scoperto che
la voce selezionabile per parlare
con l’operatore in realtà c’è,
ma è nascosta. Sì!
Cioè quando la voce elettronica
ti elenca la prima volta
tutte le possibili scelte
numeriche che puoi fare
tu non devi premere nulla.
Lei allora ripeterà di nuovo
tutte le scelte numeriche
ma stavolta metterà alla fine
“se invece vuoi parlare con un operatore premi 0”.

Cose da pazzi, da pazzi!

Ad oggi, settembre 2011,
la combinazione esatta per parlare
con un operatore è: 1192*0
per lo zero aspettate
che la voce elettronica
ripeta per la seconda volta
il suo lunghissimo elenco,
se lo premete durante la prima volta
lo zero non se lo prende.

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