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Posts Tagged ‘corteggiamento’

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Essere Gay sarà frustrante.

Tu uomo entri in un bar,
vedi la barista fighissima,
ci provi spudoratamente
perché “non si sa mai”.

Può darsi che le piaci, e lei ci sta.
Può darsi che non le piaci,
ma parlandole la incuriosisci, e lei ci sta.
Può darsi che non sei attraente
alla pari di una figa del genere,
però lei magari ha il gusto dell’orrido
o gli ricordi il primo fidanzatino, e lei ci sta.

Insomma, te la giochi,
l’illusione di riuscirci a conquistarla la hai.

Se però sei gay,
entri in un bar e vedi il barista dal fisico scultoreo,
a voja che sei bello, a voja de parlarce,
no trip for cats, e se non stai attento
ce rimedi pure un pugno in faccia.

Viene meno persino la speranza,
sei sconfitto in partenza,
sei come quel cavallo a cui hanno attaccato
col bastone la carota davanti agli occhi:
può correre quanto vuole, non la raggiungerà mai.

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Mandami Una Foto

https://i0.wp.com/focusgossip.com/wp-content/uploads/2014/05/1400250699_1-3.jpg

C’è una pratica recentemente assai diffusa
tra le persone che ricevono il filo:
quella di chiedere alla corteggiatrice (o al corteggiatore)
una foto in costume da bagno.

Se ricevete questa triste richiesta,
date retta a uno stupido, lasciate perdere,
perché vi trovate di fronte a un gran cafone.

La foto sta a significare che siete
considerati un mero pezzo di carne,
oltretutto non di prima scelta,
è il jolly che il corteggiato,
mosso da compassione,
vi fornisce per farvi dimostrare
che non siete proprio da buttare.

Visto che caratterialmente gli fate schifo
e di viso pure di più,
facendovi mettere la merce sul bancone
vuol capire se almeno un giro
con voi lo può rimediare.

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https://i0.wp.com/vadamagazine.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/04/gay-bar-headline.jpg

Non si capisce più niente,
essere donna è davvero complicato
al giorno d’oggi, sono crollate
tutte le certezze.

Prima vedevi uno in discoteca,
moro,
pompato a bestia, magliettina aderente,
ti piaceva, ti avvicinavi per l’abbordaggio
e la prima cosa che gli chiedevi era:
“Ciao, come ti chiami?”.

Non facevi in tempo neanche a finire la frase
che ti aveva già incatastata al muro.

Adesso lo vedi da lontano,
ti avvicini timorosamente,
con le dita incrociate,
e la prima domanda che ti tocca porgli
col cuore in gola è:
“Ciao, sei etero?”.

E lui:
“PAAAZZZZAAA, tra due minuti
torna il mio boy,
aria che mi fai litigare,
comunque divino quello smalto, mmm…”

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Sedurre una donna di 30 anni
risulta essere molto più semplice
di quanto lo sarebbe stato
quando di anni ne aveva 20.

La prendi con l’acqua alla gola,
inizia a mettere a fuoco di non essere
più giovanissima e che il tempo di svolazzare
di fiore in fiore è terminato.

Il rovescio della medaglia è che,
proprio alla luce di questo tempo tiranno,
appena ne rimorchi una e fai finta
di volerci intavolare un discorso serio,
tempo nemmeno 6 mesi e già inizia
a pressarti con discorsi sul matrimonio
e, soprattutto, su un figlio.

Vuole farsi ingravidare a tutti i costi,
perché nella sua concezione essere
ultratrentenne senza (ex) marito
a bilancio e prole al seguito
è da sfigata, e lei a 40 anni
non vuole arrivarci da
zitella inacidita.

Per l’uomo è diverso,
lui se ne starebbe volentieri fino a 50 anni
a casa con mammà che lava, stira e cucina.
Non glielo fa fare nessuno
di coricarsi con un’estranea
che il mattino seguente non se ne va,
anzi, gli ordina pure di rifare il letto.
La fregatura non si ferma qui,
la deve dare pure a campare,
perché lei o lavora o bada alla famiglia
il famoso “multitasking” quando una donna
si sposa non funziona più,
può fare una sola cosa per volta,
ben ripagata
e che gli venga chiesta con cortesia.

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https://i0.wp.com/ilcanticodellanatura.it/sliders/famiglia-01.jpg

L’amore non si discosta
poi tanto dal business.

Nel business c’è un prodotto da vendere,
in amore il prodotto siamo noi.

Nel business si instaura una trattativa
per vendere il prodotto,
in amore cerchiamo di vendere noi stessi
durante il corteggiamento.

Nel business se il prodotto piace,
si stipula un contratto col compratore,
in amore se il partner ci piace
lo leghiamo a noi col fidanzamento/matrimonio.

Nel business c’è l’azienda,
in amore c’è la famiglia.

Nel business se il cliente
non è soddisfatto del nostro prodotto
passa la concorrenza,
in amore il partner non è soddisfatto
ci mette le corna.

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Sei ufficialmente disincantato
nei confronti dell’amore
nel momento in cui
ti si avvicina qualcuno
e a tutte quelle attenzioni
la prima cosa che pensi non è
“gli/le piaccio,  vuole stare con me”,
bensì “mi vuole scopare”,
comportandoti poi di conseguenza,
accettando o meno
l’avventura che credi
ti stiano prospettando.

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Il Corteggiamento

Ogni storia (seria)
d’amore che si rispetti,
prima di cominciare,
è preceduta da una
fase di corteggiamento.

Il corteggiamento è un “Must”,
è il sudarsi la pagnotta,
il momento in cui mostriamo
il meglio di noi stessi,
stupendo l’altro con effetti speciali
che farà meglio a godersi
perchè tanto li non rivedrà mai più!

Esistono due tipi di corteggiamento:
1) quello di prassi
2) e quello vuoto a perdere.

Il primo è un investimento sicuro
finalizzato all’accoppiamento.
Lei ci sta, è palese che ci sta,
altrimenti non uscirebbe con voi,
non vi telefonerebbe
e non accetterebbe con infinita
grazia e compiacimento ogni
cosa che le farete/darete.
Prima di abbandonarsi
completamente a voi, però,
vuole che la facciate
sentire oltremodo importante,
perchè la donna infondo
è un’eterna romantica.

Il secondo, invece,
è un’automobile senza freni
che si appresta ad imboccare
la Salerno – Reggio Calabria
il 10 di Agosto.
Non vi vuole, ve lo ha detto
e fatto capire chiaramente
che non c’è trippa per gatti,
eppure voi, ostinati,
continuate a dare, dare, dare
senza ricevere mai.
Se incappate nella donna stronza,
sfrutterà la situazione
e quando ne avrà abbastanza di voi
vi liquiderà con un “hai frainteso”,
se incappate in quella santa,
rifiuterà ogni vostra attenzione
adducendo scuse improbabili:
“non ti ho risposto perchè
stavo impastando una torta”
o “non posso uscire stasera
devo guardarmi l’ultima
puntata su Ceramicanda”.

Se qualcosa deve nascere,
fidatevi,
nascerà subito.

Serve a ben poco stare lì
mesi e mesi a martellare
cercando di smuovere le acque,
a primo acchito chiunque
sa subito dire
quanto gli piace o meno l’altro.

Il corteggiamento sposta
di poco gli equilibri,
fa passare da un “è una persona giusta”,
a un “è la persona giusta per me”,
non si è mai visto svoltare
da “ti scioglierei vivo nell’acido”
a “ho occhi solo per te”,
perchè un cambio di vedute così repentino
presuppone una conoscenza continuativa,
e se ci stesse davvero
sulle palle quella persona
eviteremmo proprio di frequentarla,
e quando ci chiederebbe di uscire
o di passare del tempo insieme
glisseremo drasticamente.

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Bisogna fare una
differenza e dare la giusta
interpretazione a un
eventuale “rifiuto”:

1) c’è quello categorico,
che non lascia alcun spiraglio di ripensamento
(lo riconoscete dalle (non) reazioni
a una vostra sorpresa/gesto carino
oppure da come vi si tagliano le gambe
a qualsiasi tentativo di avvicinamento);

2) e c’è quello di circostanza,
a intendere che state avendo a che fare
con una persona non facile,
che per averla occorre sudarvela.
A dirla in breve, quei classici “no”,
che in realtà e in prospettiva
stanno per “sì”.

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Perchè farsi il sangue amaro
per una donna che,
se riuscirete a conquistare,
tempo massimo 3 anni
vi starà sulle palle
come tutte le altre?

Ogni scarpa diventa scarpone,
vale allora davvero la pena
soffrire per un rifiuto?

Il tempo è fin troppo prezioso
per buttarlo appresso
a qualcuno che non vi vuole,
allargate i vostri orizzonti
e mirate altrove,
il mondo è pieno di belle donne
che aspettano un uomo
che le renda felici.

Siate sempre positivi
e convincetevi che tra i due,
chi ci ha perso, in fin dei conti,
è comunque stata lei.

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La donna quando vuole sia
scaricare con garbo,
sia sentirsi regina,
se ne esce fuori
con frasi di conforto tipo:

“mi dispiace”
“ti ho illuso”
“ti ho deluso”
“ti ho ferito”

Come a credersi lei
il centro dei nostri pensieri
ed il solo motivo per cui
adesso, a suo avviso,
passeremo le nottate
a piangere con la testa
sotto al cuscino.

Almeno che l’uomo non abbia
preso una tranvata pesante,
quasi mai questo tragico
scenario si verifica.

Quelle a irritare di più, però,
sono le donne che prima tirano
il sasso, e dopo nascondono la mano:

le regali un peluche con un cuore enorme,
poi un libro con una dedica
che a confronto quelle
dei baci perugina sembrano
scritte da Marilyn Manson,
per mesi le ripeti che
in un’ipotetica classifica
sta indiscutibilmente in vetta,

ma lei, prima abbozza compiaciuta,
poi tutto d’un tratto,
quasi a voler cascare dalle nuvole,
esclama meravigliata:

“Mi dispiace che ho lasciato intendere qualcosa che non esisteva…”

Uhm…

Per poi infierire in modo ulteriore:
“Stupidamente ho creduto alla possibilità di una amicizia”.

Maaa daaaaai,
il ruolo del “cornuto” ci sta,
però qui vi si vuole anche mazziare
facendovi passare per
pazzi visionari.

Le strade allora sono due:

1) o le lasciate la ragione,
rifugiandovi in un eterno silenzio,
purchè serva a non ricevere più
altre frasi così infelici;

2) o, per quanto siete signori,
un sintetico e coinciso
“vaffanculo sparisci” omaggio
glielo donate con tutto il cuore!

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Noi ometti siamo incontentabili:

se una donna ce la da prima sera
prima ce la prendiamo…
poi la etichettiamo come “troia”
e infine ci dileguiamo perchè
“se l’ha data a me la prima sera
chissà con quanti altri
ha fatto e farà così”.

Se invece becchiamo la donna
che ce la fa troppo desiderare,
roba di settimane e mesi,
la molliamo dopo un po’ infastiditi
“perchè fa troppo la preziosa,
sembra che cel’abbia d’oro”.

Essere donna al giorno d’oggi
è davvero molto triste,
almeno che tu non sia troia davvero
e non ti fai tanti problemi
a “divertirti” (ora si dice così),
è difficile capire quale sia
l’uomo giusto a cui concederti,
e spesso la donna che ha bisogno
più di tempo per farlo,
è costretta ad un’accellerata
per non rischiare
di perdere l’uomo,
concedendosi precocemente
pur di legarlo a sè.

Sostengo ciò perchè,
non so se sia una fortuna o meno,
nella mia vita ho incontrato
e ho a che fare con
tante di quelle vergini
che voi non avete nemmeno idea.

Ognuno ha la donna che si merita,
a me capitano solo vergini o sante,
non so cosa le attiri,
vedranno in me la fatina buona del cazzo,
boh, non ne ho idea, sta di fatto
che le becco tutte io,
mai che rimorchiassi un troione affamato,
niente proprio,
c’è gente che sostiene
che non esistano più vergini:
stanno tutte da me, tranquilli.

Chiusa questa breve parentesi personale,
tornando alle vergini/sante,
loro quello mi dicono:
“mi piaceva quel ragazzo,
ci sono uscita, gli piacevo anch’io,
ho limonato, poi voleva andare oltre,
l’ho fermato perchè non la darò
fino al matrimonio e mi ha mollata”.

Bella roba…
questo perchè gli interessava davvero…
Beh, tutto sommato,
il “test della castità”
è un ottimo strumento
per verificare se un uomo
tiene o meno a una donna:

se dopo una porta sbattuta in faccia
sparisce dalla circolazione
non aveva intenzioni serie
ed è stato meglio perderlo.

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C’è ben poco da fare,
sembra che siamo
calamite umane per persone stronze,
alla fine trovi sempre colei
che dopo un corteggiamento serrato,
di quelli da mozzare il fiato,
la cosa più dolce che le
riesci a strappare  è
“mi fai stare bene”.

Mi fai stare bene?
Mi fai stare bene???

Ah beh, mica lo sapevo
che tu fossi Biagio Antonacci
ed io il medico della mutua.

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Due cose che proprio
non mi piacciono
degli omosessuali
sono i tempi
e i modi che hanno.

D’accordo, esiste la
libertà di espressione,
però non vedo il motivo
per cui uno debba
comportarsi e cercare
di imitare con la voce,
alla meno peggio,
l’universo femminile.

Una donna  non si comporta
nè parla in quel modo,
molti omosessuali fanno
una intepretazione
del tutto caricaturale
e macchiettistica
dell’essere donna.

Poi è raccapricciante
anche il fatto che
appena si vedono
e si piacciono
finiscono a letto,
non c’è intermezzo,
si annullano i tempi
di corteggiamento e conoscenza:
è tutto pura attrazione fisica.

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Ogni età ha la sua bellezza:
c’è quella dei 20 anni,
quella dei 40,
persino dei 60/70
(vedere la Carrà…).

Essa è sia questione
di alimentazione e cura,
sia, per dirla con un francesismo,
semplicemente solo di “culo”.

Fa piacere a chiunque
sentirsi belli e desiderati,
la bellezza può avere
addirittura un risvolto
terapeutico quando fa
riconciliare con il proprio self.

Il risvolto della medaglia
è però caratterizzato
dalla quasi ossessione
che si ha verso l’estetica
e la sua perfezione:
lifting, mammoplastiche,
liposuzioni, ecc… ecc…
altro non fanno che produrre
delle “bellezze seriali”,
tutte accomunate dagli stessi
lineamenti e forme corporee.

Vengono quindi a mancare
complimenti che possano
reggere di fronte a una donna
che, lì dove madre natura
non è arrivata, ha ben pensato
di rivolgersi a papà bisturi.

La chirurgia è barare,
e non ci si può complimentare,
nè provare ammirazione,
verso chi ha vinto
una mano giocando sporco, anzi.
 
Un po’ quello che succede
a un uomo stregato da un decoltè:
inizia a corteggiare
faticosamente la donna
ma quando poi riesce
nell’impresa di conquistarla
e si accorge che lo ha rifatto,
ci rimane malissimo
sentendosi ingannato.

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Le donne sono dotate
di una sfacciata paraculaggine,
oltre ogni limite.

Le corteggi come fossi
Cyrano de Bergerac,
dandole il meglio di te stesso,
loro lusingate sembrano gradire
fino a quando poi inspiegabilmente
ti rifilano il due di picche.

Vai in escandescenza
e decidi di troncare il rapporto
ma le megere è proprio
lì che calano il loro
consueto asso nella manica:
“Non volevo arrivare
a questo… RESTIAMO AMICI”.

… e a te viene
il latte alle ginocchia.
Ma amici de che?
Cosa me ne faccio
della tua amicizia?

Inoltre non avrebbe senso
essere amici, lei non vuole
perdervi sulla base delle
premure e delle piccole attenzioni
che le riservavate,
una volta rifiutati,
quelle attenzioni non sarete
più disposti a dargliele
e di conseguenza verrebbero
meno i motivi che la legavano a voi:

meglio troncare netto
e farvi ricordare in modo positivo
invece che continuare
per lasciar scivolare lentamente
quel bel rapporto in una
reciproca indifferenza.

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Vi piace una donna,
da impazzire,
diciamo la verità,
vi è sempre piaciuta
ma per una serie di circostanze
non avete mai cercato
di approfondire quel rapporto.

Tutto d’un tratto
quelle circostanze vengono a crearsi,
e a volerle è lei,
c’è un forte avvicinamento
con frasi e gesti eloquenti,
che rifiutate di credere
di aver mal interpretato,
e a cui rispondete con altri
gesti e frasi altrettanto eloquenti,
poi… il gelo.
Inaspettato, incomprensibile,
a maggior ragione se tutto sembrava
stesse andando per il verso giusto.
Lei crea, lei disfa, 
a quel punto avete due alternative
che vi causano non pochi tormenti
misti a un senso di impotenza:

provare con tutte le forze
a prendervi ciò che volete
anche se in realtà sapete che le cose
non dovrebbero andare così,
perchè “il piacersi” è
bello quando risulta essere
un processo lento, graduale
e, soprattutto, spontaneo,
non certo una forzatura.

Oppure lasciate stare,
ripetendovi che in fondo
offrire con insistenza
qualcosa di splendido
a chi non lo vuole
è da stupidi;
anche se,  reagendo così,
correte il serio rischio
di farla passare come
“una delle tante”,
mai vorreste,
a lei tenevate.

Alzare bandiera bianca
sembrerà, insomma, non conferirle
la giusta importanza
pur se è palese che,
a cadere in questo errore,
con la sua attuale indifferenza,
ci sta pensando proprio lei con voi.

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Cari miei lettori
(grazie al cielo siete tanti, n.d.r.),
state alla larga dalle donne
fresche di abbandono.

Sono confuse, indecise e totalmente instabili,
possono nuocervi gravemente quanto
un pacchetto di Marlboro sparato
tutto d’un botto alle 7
di un freddo mattino invernale.

Voi state lì, per i fatti vostri,
avendo raggiunto un precario
e mai cosi tanto faticoso
equilibrio psico-fisico,
quando ecco sbucare dal nulla
una di queste “fresche ex”
che inizia improvvisamente
a interessarsi di voi,
a essere sempre più presente nella vostra vita
e a coinvolgervi anche sempre più nella sua di vita.

Dopo i primi iniziali momenti di stupore
dove pensate a tutto meno che
a essere vittima di un timido approccio,
all’ennesima “stranezza” mettete a fuoco la situazione
e una volta che vi è ben chiaro cosa
stia succedendo, se la persona in questione
è di vostro interesse, iniziate a contraccambiare
le sue attenzioni stando attenti a non rovinare tutto.

Arriva il momento in cui siete chiamati
a schiacciare un po’ la tavoletta del gas,
ma non troppo, e non perchè non vorreste,
semplicemente perchè, conoscendo la situazione di lei,
sapete di non potervi completamente lasciar andare:
sia per rispetto a lei e ai suoi sentimenti trascorsi,
sia per rispetto a quel qualcuno che, pur se l’ha lasciata,
incombe sempre come un fantasma,
sia, quindi, per rispetto alla vostra serietà.

Accipicchia se non vorreste vederla
o sentirla con ogni pretesto, lo vorreste eccome,
vi date un pizzicotto e vi trattenete,
aspettando che a prendere l’iniziativa
su qualsiasi cosa sia lei, sia per i motivi sopra elencati,
sia perchè ogni volta che provate
a prenderla voi, lei la blocca.

Finalmente, non si sa come,
le strappate un appuntamento,
e, sebbene vi siate tirati a lucido per l’occasione,
quando poi lei vi si presenta davanti
rimanete senza parole…
in meno di un secondo capite
che avreste potuto buttare
il sangue per mesi in palestra,
versarvi addosso una boccetta
di profumo e indossare un Carlo Pignatelli
ma non sareste comunque mai stato
bello e attraente quanto lei in jeans e top.

Bella da far male,
sintesi perfetta tra un fisico strepitoso,
dolcezza smisurata,
e un sorriso che appena accennato
irradia in ogni dove.
Talmente bella che averla lì
solo per voi sembra un crudele spreco.

Ovvio, gli occhi li avevate sempre avuti,
non lo scoprivate quell’istante che era molto bella,
ma non vi era mai passato per la testa
un avvicinamento per diversi motivi,
uno fra tanti era, giusto appunto,
il temutissimo e famigerato “fidanzato storico”.

Una volta rientrati dallo stato di trans,
tirate un profondo respiro
e fingete che nulla sia successo
quando in realtà vi ha colpito e affondato
in meno di 10 secondi,
non è ancora iniziato nulla
e già vi ha ridotto in brandelli,
vi ricomponete con fatica, e tirate avanti…

La tattica è scontata: cercare di parlare quanto
più possibile per liberarvi dall’imbarazzo
e tappare quei terribili silenzi che comunque,
state pur certi, si verificheranno
quando bisogna rapportarsi
con qualcuno che non si conosce bene
e che, oltretutto, vi piace da impazzire;
tutto sembra procedere quasi per il meglio
finchè lei, dopo l’ultima carineria ricevuta,
ricorda di essere una “fresca ex”
e, in quanto tale, completamente matta,
sparando fuori una frase infelicissima, oltre che inopportuna,
sull’ex che rovina tutto. Cacciate fumo dal naso,
e non vedete l’ora di tornarvene a casa.

Nei giorni seguenti,
per l’esattezza dalle 24 alle 48h,
dopo che ha messo a fuoco di aver ricevuto
nell’ultimo incontro qualche gesto/frase importante,
Lei, come d’incanto, vi cerca e ricerca in continuazione,
per poi ricordarsi di essere una vedova afflitta ma devota
e, attanagliata dai sensi di colpa
per quello che potrebbe essere, ma ancora non è,
lascia calare il sipario:
silenzio tombale per giorni, settimane…
lasciate fare, e quando reputate sia il momento giusto
le preparate una sorpresona che la spiazzi completamente.

Fate gli uomini veri, andate
con un gesto forte e deciso
a riprendervela per i capelli.
Lei rimane, la guardate negli occhi
ed è piena di gioia, non sta nella pelle,
è davvero stupita e contenta
di quello che avete fatto
e dell’importanza datale ancora una volta.

Euforia che dura le solite 24-48h
giusto il tempo di ricordarsi il suo status
di “vedova afflitta ma devota”
e il sipario torna a calare…
Forse nella speranza che lo stesso lo faccia
anche il suo ex, perchè in fondo le donne sono così,
eterne romantiche, credono davvero
che l’uomo possa stare male per loro
o che quando hanno voglia di scopare
invece di sodomizzare la prima troia che incontrano,
corrano nel bagno a masturbarsi pur di mantenere la fedeltà…
masturbarsi magari anche sulla loro ex!

La ex ci soffre per il suo ex,
e se costui tornasse pentito,
la cosa assurda è che la ex lo
accoglierebbe a braccia aperte!
Un uomo lasciato, orgoglioso com’è,
non accetterebbe mai di essere stato
precedentemente scalzato da qualcun altro
e quindi di diventare un cavallo di ritorno.

Iniziate, quindi, giustamente a rompervi le palle
convincendovi che così non si può
continuare: o si va avanti seriamente
o si torna indietro in maniera definitiva.
Le proponete di vedersi con assiduità,
magari non da soli e di sera
ma in qualche situazione meno intima possibile
per consentirle di sciogliersi senza impegno,
proposta che lei ancora una volta rifiuta,
con una scusa del tutto insensata
che offende la vostra intelligenza,
lì andate in bestia per l’ennesima volta
e non volete capire nè interpretare/giustificare più nulla,
decidete di tagliarla fuori
dalla sera alla mattina.

Via il numero dalla rubrica,
via ogni riferimento a lei
e via anche il suo account da Fb,
ma non lo eliminate, attenzione, siete più sottili,
semplicemente lo togliete dagli aggiornamenti
nella vostra “home”, in modo tale
che c’è ma è come se non ci fosse;
per quale motivo dovete continuare
a interessarvi di una che fa di tutto
per dimostrarvi scarso interesse?
La logica è questa.

Sia chiaro, a scaturirvi tale reazione
non è il suo “rifiuto”,
quello può starci,
se a una donna non interessa
la conoscenza di un uomo non ci esce, punto.
A farvi andare su tutte le furie
sono le sue contraddizioni
derivanti dal momento di confusione emotiva
che sta attraversando.

Non si può tirare il sasso e nascondere la mano,
non puoi cercare tu una persona e poi fare di tutto per non vederla,
non puoi fingere di non esserne più interessata se in realtà ancora le sbirci la bacheca, il blog o checchessià,
non puoi impazzire di gioia quando la vedi
o quando ricevi qualcosa di bello da lei e poi
ammutolirti per settimane sentedoti in colpa verso il tuo ex,
che poi tanto “ex” evidentemente non è.

Non puoi reprimere le emozioni… non puoi, non puoi…

Che poi le nostre donzelle sanno
perfettamente quando l’hanno fatta grossa…
e quindi, dopo l’ultima cazzata, per mesi ripiombano
nel loro solito silenzio, stavolta continuandolo ad oltranza…
Allora voi non fate altro che farvi una grossa risata sopra,
e di tanto in tanto le provocate cercando una reazione che non c’è,
consci che se mai ci sarà un riavvicinamento dovrà partire
da loro perchè voi ne avete davvero piene le palle
di quelle incoerenze e delle loro discutibili scelte:
avreste soltanto voglia di conoscerle meglio,
magari corteggiarle per davvero,
ma visto che non ve ne danno modo
perchè si lasciano incontrare o 1) per caso, o 2) per un motivo o 3) a tradimento,
per quanto possano essere belle, dolci e sensibili,
ci mettete una pietra sopra e migrate verso nuovi lidi.

Certo, rimarrete col dubbio del perchè
non vi abbia voluto frequentare e
troverete due possibili risposte su cui interrogarvi:

1) non le piacevate
2) aveva paura che le potevate piacere troppo.

Da qui non si scappa,
il dubbio rimarrà e con esso l’amarezza
di aver perso una donna che vi piaceva nella sua totalità (complessità…),
anche se, in fondo, senza sopravviverete lo stesso…

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Vada per il corteggiamento velato,
d’accordo anche per i giochi di seduzione
e per il “lasciarsi desiderare”,
ma se vi interessa davvero qualcuno,
prima che la corda si spezzi,
è buona cosa farsi ufficialmente avanti.

Perchè siamo in un libero mercato,
veniamo quotidianamente a contatto
con dozzine di persone che ci piacciono
sotto diversi aspetti e si sa,
tergiversare troppo è controproducente:
ogni lasciato potrà rivelarsi poi perso…

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Mi fanno impazzire quelle donne che dicono:
“all’inizio non mi piaceva, per avermi ha dovuto conquistarmi”.

Sarà… non ti piaceva ma intanto ci uscivi, come funziona?

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Se amate follemente una donna e credete in voi,
non demordete a un suo primo rifiuto.

Corteggiatela alla strenua senza risparmiarvi,
ma se vi dovreste accorgere che è tutto inutile,
siate uomini, e abbiate il coraggio di tirarvi
indietro un tantino prima di divenire patetici.

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