![](https://i0.wp.com/media.melty.it/nicole-minetti-legge-50-sfumature-in-spiaggia-image-998-article-ajust_900.jpg)
Premetto che non l’ho
neanche sfogliato,
che non ci tengo a farlo
e che quindi la mia
non vuole essere
una riflessione sul libro
ma sui “best seller”
più in generale.
Incuriosito dal successo
mediatico di
Cinquanta sfumature di grigio,
sono andato a documentarmi
sulla trama, risultato:
SESSO. Sesso estremo.
Ma và?
Quando vuoi fare
un libro “ruffiano”,
che punti a catturare
quanti più lettori
possibili i temi sono due:
religione e, appunto, sesso.
50 Sfumature è solo l’ultimo
di un’infinita serie
di libri che seguono
il filone del
“tira più un pelo di figa
che un carro di buoi”.
Ricordate? Tutto cominciò
con “Histoire d’O”,
nel lontano 1954,
da allora fu un susseguirsi
di libri replicanti,
mi piace ricordare
il recente (2003)
“100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”,
anch’esso marchiato
come “caso letterario”.
Che poi il best seller
non è altro che un libro
che i “piani alti”
hanno deciso di “pompare”
più del solito.
Se io pubblicassi un libro
sulla caccia e la pesca,
e la casa editrice
decidesse di riservargli
la stessa campagna pubblicitaria
di 50 sfumature,
probabilmente raggiungerei
anch’io il milione di copie,
diventando un “caso letterario”.
Va sempre a finire che
il best seller lo si compra
non perchè è bello,
ma perchè tutti ne parlano,
e quindi non si saprà
mai quanto effettivamente
sia il suo valore,
il bel voto, però,
lo si può dare a occhi chiusi
alla campagna di marketing
cucitagli addosso.
Andando nello specifico,
il successo di 50 sfumature
è scontato, perchè scontati
sono i temi trattati.
Si sa che i libri
vengono comprati prevalentemente
dalle donne, così come sappiamo
che la donna è quella
più restia a farsi vedere interessata
a determinati mondi
per non compromettere,
agli occhi degli altri,
la propria immagine.
Se però questi mondi
vengono sdoganati
inserendoli in contesti
più soft, ecco che la donna
si fionda a comperarli
non correndo il rischio
di essere giudicata male.
Il Bdsm, quello fatto bene,
è una pratica antichissima,
tempo fa ci feci anche un post,
e non c’è da stupirsi
sulla sua apparente crudezza,
ricordate:
in guerra e nel sesso,
tutto è concesso.
Una donna, però, non si sognerebbe
mai di comprarsi un film
o un manuale al riguardo,
molto meglio allora 50 sfumature,
magari sfogliato
tranquillamente sotto il sole
come fa Nicole Minetti,
cosa c’è di male?
E’ solo un romanzo, no?
Infine, 50 sfumature è scontato
perchè a scriverlo è la solita
donna cessa, sessualmente repressa,
in questo caso tale, E. L. James,
una 50enne appesantita,
che non potendo dar sfogo,
per ovvi motivi, alla propria lussuria,
riversa tutte le fantasie
su carta certa di attirare
altre donne nelle sue stesse condizioni.
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