Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘elezioni’

Ho finalmente compreso perché
uno si candida pur sapendo
di non essere mai eletto.

L’ho capito quando un mio amico,
candidato come consigliere,
ha esultato su fb pur avendo
preso meno di 100 voti mentre
il suo candidato sindaco
era riuscito a conquistare
un solo seggio al Comune.

Candidandoti hai un modo sicuro
per tracciare i voti che porti
a quel determinato candidato sindaco,
non ti interessa vincere,
anche perchè non hai alcuna possibilità,
il tuo obiettivo è far andare al Consiglio
la persona che appoggi per poi avere
un tornaconto garantito:
ti ho portato 100 voti, certificati,
adesso questo favore
sei obbligato a farmelo.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/www.adnkronos.com/rf/image_size_400x300/Pub/AdnKronos/Assets/Immagini/deluca453231.jpg

C’è grande interesse attorno
alla persona di Vincenzo De Luca,
governatore della Campania
ed ex sindaco di Salerno.

Tutto nasce dalla sua, presunta,
incompatibilità a svolgere
l’attuale ruolo amministrativo
a causa di beghe giudiziarie pregresse,
che non andrò qui a trattare.

La mia idea prende forma dall’art.1 della Costituzione:
“La sovranità appartiene al popolo […]”.
Ne consegue, che le leggi debbano essere fatte
in funzione del volere del popolo,
se una legge non rispecchia questo volere,
non ha motivo di esistere.

Se alle elezioni regionali della Campania
si fosse presentato tra i candidati Totò Riina,
e avesse ottenuto la maggioranza dei voti,
Totò Riina sarebbe diventato legittimamente
governatore della Campania,
perché altrimenti non si sarebbe
ottemperato all’art.1 della Costituzione.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/www.agrigentotv.it/wp-content/uploads/2015/05/votazione.jpg

Durante le elezioni scattano
nella mente delle persone
dei meccanismi alquanto singolari:

1) Le gente non va a votare,
2) Va a votare ma scrive puttanate sulla scheda,
3) Va a votare e consegna la scheda bianca.

Se il primo caso, sebbene non possa trovarmi d’accordo,
riesco a comprenderlo perché magari è estate
e la gente preferisce andare a mettere
le pacche nell’acqua o comunque
fare di meglio che provare a cambiare l’Italia;
gli altri due per me restano un autentico mistero.

Scrivere “andate a rubare, siete tutti ladri”
sulla scheda è un atteggiamento improduttivo,
perché quel messaggio non arriverà mai al diretto interessato,
ma soltanto agli scrutatori,
che si faranno una grossa risata;
apprezzo, però, almeno la buona volontà,
o quantomeno l’obiettivo di quella mattinata,
seppur ingenuo e futile,
di protestare contro la classe politica.

La scheda bianca invece è davvero incomprensibile,
pensare che uno si sveglia la mattina,
sacrificando una giornata di mare,
o una passeggiata sul lungomare con i figli,
o una lavata del pavimento di casa
per andare nel seggio a fare niente,
nemmeno un inutile voto di protesta,
mi manda al manicomio.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/www.dagospia.com/img/patch/02-2014/renzi-grillo-berlusconi-307080.jpg

 

Riflessioni a freddo
sulle elezioni europee.

Mi ha colpito molto
come i 3 principali leader politici
abbiamo improntato
la loro campagna elettorale
sul vilipendio.

Se ne sono dette di tutti i colori
per screditarsi a vicenda:
ebetino, nazista, assassino,
pluripregiudicato, ecc…

Si sono insultati
in elezioni dove
non andavano eletti loro,
ma i loro partiti.

E’ come se una famiglia
venisse giudicata sulla base
di un capofamiglia scapestrato.

Al centro del programma
non c’era il “noi faremo”
ma “il capo degli altri è una merda”
e così sono andati avanti per settimane.

Nel corso degli anni
ho imparato una regola non scritta
tanto basilare quanto infallibile:
per uno che sale, ce n’è uno che scende.

Fateci caso, succede sempre,
non solo in politica,
è una regola applicabile
a qualsiasi contesto.

Nella vita funziona un po’ come nel calcio,
puoi essere bravo quanto vuoi,
allenarti benissimo,
ma fino a quando il titolare
non inanellerà una serie di cazzate
tu il posto non glielo strapperai mai.

Le cose che funzionano non si cambiano,
neanche per quelle che ritieni migliori,
perché non hai mai la certezza
di fare la scelta giusta.

Il Pd avrebbe preso comunque il 40%
se Berlusconi e Grillo avessero
lasciato il posto a gente
più giovane e determinata?

Probabilmente no.

Read Full Post »

Che spasso questo periodo
post elezioni.
Mi sto divertendo troppo.

Cominciamo col dire
che sono tutti caduti dal pero,
per loro Grillo è come se si fosse
materializzato per incanto dal nulla,
già solo questo la direbbe tutta
su quanto i nostri onorevoli non si accorgano
di ciò che sta accadendo
fuori da Montecitorio.

Vabbè,
succede quel che è successo,
a Gargamella prende un colpo
quando pensava di poter vincere
a mani basse, ed ecco da tutte
le parti politiche e gli organi
di informazione alzarsi un grido disperato:
“così non si può governare,
torniamo alle urne”.

Avete presente quando giocate
con un bambino a pallone,
non vi riesce a segnare,
allora si prende la palla
e vi dice infastidito “rifacciamo”
finchè non segna?
Uguale.

Il popolo italiano ha deciso questo,
e tu politico ti adegui,
vedi tu come governare
in queste condizioni.
Delle nuove elezioni a distanza
di pochi mesi sarebbero una spesa folle,
non possiamo permettercele.

Loro hanno ancora la cultura
del potere assoluto,
della dittatura,
la maggioranza comanda
e l’opposizione obbedisce.
Non sanno minimamente cosa significa
la concertazione, il lavorare
gomito a gomito per il bene del paese.

Confondono democrazia con oligarchia,
cosa significa che non si può governare?
Fai delle leggi giuste e vedi
come vi trovate tutti d’accordo.

Se volevi la maggioranza
per far approvare la realizzazione
di un ponte che colleghi
la Sicilia a Milano
è ovvio che Grillo, o chi per esso,
ti manda a casa prima del quinquennio.

Abolisci le province, riduciti lo stipedio,
taglia i parlamentari, favorisci
sviluppo e lavoro, e vedrai
se riesci a governare o meno.

Read Full Post »

1) Bersani riesce a perdere anche quando vince.

2) Il popolo italiano è rimasto fregato due volte:
non avranno nessun rimborso Imu,
ma Berlusconi al governo invece sì.

3) Grillo prima di ieri era populista,
demagogo, fascista, omofobo.
Adesso per tutti è semplicemente un vincente.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2013/01/28/836987/images/1752183-rimini_p.JPG

La cosa più simpatica
delle campagne elettorali
è vedere i politici
mendicare voti.

Di solito fanno a gara
a chi la spara più grossa,
anche con slogan stridenti:

“per un futuro migliore”,
“la speranza nel domani”,

e sopra al manifesto
vedi il solito vecchio
faccione presente sulla
scena da oltre 20 anni.

Se per un futuro migliore
mi devo affidare a chi mi
ha portato a un passato
e a un presente di merda
stiamo belli che freschi…

Loro, “gli onorevoli”,
vogliono il massimo risultato
con il minimo sforzo,
altrimenti che signorotti
della politica sarebbero.

Le mani mica possono sporcarsele
scendendo in mezzo alla plebe,
per carità,
le campagne elettorali
le fanno nei salotti tv,
in giacca e cravatta,
davanti a un conduttore educato
e a un pubblico ammaestrato.

Attaccano Grillo perché
considerato l’antipolitica,
perché urla nelle piazze
e li manda a fanculo di continuo.

Le tv che controllano
lo boicottano, omettono notizie
e nei loro stupidi sondaggi
lo danno addirittura dietro a Monti.
Le piazze gremite di tutta l’Italia
però non mentono:

24-25 Febbraio 2013,
gli sta per scoppiare in mano
una bomba che nemmeno si immaginano.

Read Full Post »

Fino a pochi mesi fa
chiunque lo avrebbe dato per morto,
del resto ci aveva pensato
stesso lui a congedarsi
dalla scena politica
con un video messaggio
di forte rimando a quello
del lontano 1994.

Sembrava la perfetta
chiusura del cerchio.

Invece no, a 73 anni suonati,
con un improvviso scatto di reni
è riemerso dalla macerie
per dichiarare guerra
al solito nemico comunista
e a quegli stessi “tecnici”
a cui lui avevo lasciato
volontariamente il posto.

Non starò qui a giudicare
l’uomo, il suo operato
e né se sia giusto o meno
ricandidarsi per l’ennesima volta;
il mio focus va più
che altro sul meraviglioso
popolo italiano,
colui che si dispera
della miseria in cui è ridotto,
e che dice di odiare i politici
tanto da premere per un reset
dell’intera classe.

Lo stesso popolo che quando
è chiamato a dare una svolta
al passato, conferisce
in maniera netta il proprio voto
a Bersani, che in parlamento
ci sta già da 20 anni.

Allora non dobbiamo lamentarci,
perché è proprio vero che
ognuno ha quel che si merita,
e noi ci meritiamo 20 anni
di Berlusconi, la povertà,
Barbara D’Urso e le 8 edizioni
(e chissà quante altre ancora) di Don Matteo.

Questo è un paese
di vecchi e per vecchi.

Read Full Post »

Grillo, con il suo
Movimento 5 Stelle,
racchiude in sé tutta l’insofferenza
del popolo italiano
verso una classe politica
corrotta e disonesta.

Gli ingredienti di un successo
annunciato sono presto detti:

1) Beppe Grillo va nelle piazze,
in qualsiasi piazza,
anche quelle di piccoli paesini
finora estromessi
dalla scena politica,
puntando così
a tante nicchie di mercato
che sommate danno vita
a una grossa fetta d’elettorato.

2) Ha cominciato la sua
campagna elettorale sin dall’anno scorso,
in largo anticipo e, quindi,
acquisendo ampio vantaggio, rispetto
ai suoi competitor che ancora oggi
navigano in alto mare
interrogandosi su quale
programma e figure politiche
presentare alle prossime elezioni.

3) Grillo è incazzato quanto gli italiani.
Parla alla loro pancia
senza mezzi termini,
non usando il politichese,
e in un periodo di forte
insoddisfazione e fermento
a guidare una scontatissima
rivolta non può esserci Gandhi,
ma un uomo del popolo,
un uomo che impugni la sciabola e non il fioretto,
l’Italia ha bisogno
di un nuovo Masaniello.

Read Full Post »

Ad ogni sessione elettorale
non smettono mai di menarcela
con questa “par condicio”:
se il candidato “A”
ottiene 5 minuti di visibilità,
l’altro dovrà ricevere
pari trattamento.

Questa legge prevede
anche l’omissione
dei nomi dei politici
nelle trasmissioni
non politiche,
con annesso divieto
di mostrarne pur soltanto una foto.

Il culmine lo si
raggiunge, però,
con lo stop di qualsiasi
dibattito o tribuna elettorale
qualche giorno prima delle votazioni.
Li proprio ci fanno capire quanto
il telespettatore/elettore
sia considerato un deficiente.

Per un anno intero
ci bombardano con una quantità
smisurata di talk politici,
con gli stessi politici
ormai diventati guest star,
grazie al loro assiduo
presenzialismo televisivo
addirittura nei programmacci
pomeridiani per casalinghe disperate,
ma poi, pochi giorni prima del voto,
ecco calare il silenzio…

In quei 2/3 giorni
ci lasceranno tranquilli
per non correre il rischio
di influenzarci:
ma per i restanti 363/364 giorni
dove stavamo noi? Su Marte???

Read Full Post »

 

La politica è diventata
un gioco di ruoli,
dove i rappresentanti
dei diversi schieramenti
sono chiamati a recitare
una parte imposta loro
dal proprio partito.

Chi si dimostra
più capace a recitare e a
prostituirsi intellettualmente
avrà maggiori possibilità
di fare carriera.

Tanto è vero che la frase
“fare qualcosa per partito preso”
è diventata consuetudinaria
nel linguaggio comune,
sta a significare proprio
questa palese faziosità
dei politici riguardo
a tutte le tematiche
possibili e immaginabili:

la destra dice una cosa?
La sinistra l’esatto contrario.
La Sinistra propone una legge?
La destra la critica aspramente,
e così via.
Possibile che non si trovino
mai d’accordo su nulla?
Ma se mai qualcuno si trovasse
d’accordo con l’azione
di governo, è demotivato
dagli stessi partiti
ad andare controtendenza
in quanto ogni parlamentare
prende un tot in più
di soldi per votare/sposare
ogni volta la linea
politica del suo schieramento.

Le opposizioni pur di perseverare
nella loro strategia
atta alla caduta del governo,
se ne fregano altamente
del bene del paese,
se la maggioranza
propone una riforma,
forse anche giusta,
l’opposizione è chiamata
a contrastarla perchè
altrimenti quel governo
passarebbe alla storia
come efficiente,
otterrebbe consensi
e rischierebbe quindi
di essere rieletto
alle successive elezioni
(il che causerebbe una sempre
più diminuzione di potere
da parte dell’opposizione).

Read Full Post »

Quello che succede in Rai
col cambio dei vertici
ad ogni elezione nazionale
è qualcosa di una gravità inaudita.

Mettere dei propri uomini
a capo di un servizio pubblico,
veicolando così le informazioni
per lobotomizzare le menti
è un atto anticostituzionale
e che sa tanto di regime.

Read Full Post »

In Italia, ma per fortuna solo quì,
può persino accadere che un COMICO
acquisti autorevolezza e si presenti
alle elezioni nazionali con delle liste civiche,
ottenendo anche il 2-3% dei voti…

Read Full Post »

Dopo la vittoria di un’elezione
le immagini che consuetudinariamente
si vedono di politici esultanti,
le si devono per la loro felicità
nel pensare che da quel momento
potranno adoperarsi in prima persona
per cambiare le sorti della nazione,
o semplicemente perchè sanno
di aver acquisito maggior potere e denaro?

Ci si potrebbe porre la medesima domanda
riguardo alle elezioni di papi, vescovi, ecc…

Read Full Post »