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Posts Tagged ‘fidanzati’

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I fidanzamenti sono
plurime palle al piede.

Non una sola sola,
la tua donna,
quella la si sopporterebbe anche,
ma una per ogni componente
della sua famiglia.

Quando ti fidanzi con una donna
ti fidanzi con sua madre,
con suo padre, con sua sorella,
con suo fratello e la restante dinastia.

E’ l’unico paghi
1 prendi 3 (4,5,6…) che non conviene.

Ti fidanzi con una e vedi
che la sorella ti chiede l’amicizia su fb
(ma chi cazzo te conosce???),
il fratello pretende il tuo numero
e vuole uscire ad ubriacarsi
insieme il sabato sera,
il padre invece ti vuole il mercoledì
sul divano per la champions league
mentre almeno una volta ogni
due settimane devi stare la domenica
a pranzo da loro altrimenti
la madre si prende collera.

Ma basta!

La famiglia la vedo come un clan,
un’organizzazione tenuta insieme
da legami inscindibili.
Se malauguratamente tu volessi
entrare in contatto con uno dei suoi membri,
devi prima necessariamente,
attraverso vari riti di iniziazione,
entrare tu stesso a far parte del clan.

Se non superi le prove,
sei fuori, puoi anche circuire
uno dei componenti del clan (la tua donna)
e portarlo dalla tua,
ma non sarai mai parte del clan,
anzi, i capi faranno di tutto per ristabilire l’ordine,
fino ad arrivare a disconoscere
l’elemento traditore.

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Trovo agghiaccianti
gli uomini che il sabato sera
escono a cena con la propria donna
e al ristorante, invece di parlare con lei,
guardano assorti la partita in tv.

Queste povere ragazze
costrette a subire
il totale disinteresse
del proprio compagno
fanno una pena immensa.
Stanno sedute lì,
senza parlare con nessuno,
una monotonia spezzata
solo dall’arrivo della pizza.

Capisci che contano davvero poco
se il proprio uomo preferisce
una partita a loro,
e che quella sera sono
usciti non per il piacere
di stare insieme,
ma solo per non sentire brontolare lei.

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Sono incomprensibili quelle persone
che non riescono a staccarsi,
e ti chiedono di alzarti
e cambiare posto per consentirgli
di sedersi vicino.

Stanno tutti i giorni
e tutti momenti insieme,
poi quando si tratta di dividersi
per 20 minuti, il tempo
di un viaggio o di un pranzo,
vanno nel panico,
come se senza l’altro
non riuscissero a vivere.

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L’igiene personale
non è un bisogno primario.

Potremmo farne volentieri
a meno se non dovessimo
entrare in contatto ogni giorno
con il resto della società.

Siamo portati a lavarci
come forma di rispetto
nei confronti degli altri,
quando cioè acquisiamo la consapevolezza
che il nostro corpo
può essere addirittura utilizzato
come strumento da qualcuno diverso da noi,
ad esempio, in un rapporto sessuale.
Da single curiamo meno il nostro aspetto,
da “impegnati” invece ceretta sistematica,
pelle profumatissima e capello perfetto.

Il bambino non vuole lavarsi,
la sua prerogativa è giocare,
inizia a prendersi cura di sé
in età adolescenziale,
quando capisce che deve fare i conti
non solo con ciò che vuole lui,
ma anche con le aspettative
che gli altri hanno su di lui.

Il barbone non ti chiede una doccia,
ma dei soldi per poter mangiare,
vive in solitudine e
non ha alcun interesse a farsi
trovare pulito e profumato
per un’eventuale interazione.

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E’ da vili offendere
chi non si è potuto avere o,
peggio ancora,
chi si ha avuto e ora non si ha più.

Sputare nel piatto
in cui si è mangiato
(o si sarebbe voluto mangiare)
non è un atto nobile,
e non capisco i motivi
per cui lo si faccia
se non la rabbia
e quello di salvaguardare
il proprio orgoglio.

Perché quando tutto finisce
si deve fare la corsa
a screditare l’altro?

Sei ci sei stato
è perchè ti piaceva,
messe su una bilancia,
le cose che ti piacevano
erano molte più,
o contavano molto più,
di quelle che non
ti piacevano affatto.

Poi finisce tutto,
e l’altro è il diavolo,
il male assoluto,
e tu il fesso che si è
lasciato abbindolare.

Bisognerebbe darsi una misura
ed essere più onesti.

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Quante volte,
dopo esserci fidanzati,
siamo corsi a comperare una SIM nuova,
o ad attivare una particolare
offerta per poter parlare
senza limitazioni con
il nostro partner?

Tantissime.

Il problema è che
non siamo ancora pronti
culturalmente a utilizzare
l’enorme potenzialità di internet.

Piuttosto che spendere 10€
per una schifosissima SIM
che non useremo più una volta
finita la storia, attivandoci magari
sopra un’offerta da, tipo,
5€ mensili (forse più,
forse anche meno, non ne ho idea)
e girando con 300 cellulari in tasca

potremmo invece comodamente
mantenere la nostra SIM,
portare appresso solo un cellulare
e comunque parlare illimitatamente
con il nostro amore
attivando un abbonamento flat ad internet
e installando su entrambi
i terminali programmi come
Viber, Skype, Fring,
Tango Voice & Video Calls
che consentono di telefonare
gratuitamente a chi ha
installata la stessa app
sul cellulare.

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Una delle mie convinzioni
è che per avere la certezza
della solidità\veridicità
di un rapporto sentimentale
bisognerebbe non consumarlo (contaminarlo)
con dei rapporti sessuali.

Le persone stanno insieme
per lo più per sesso o,
se volete dirla diversamente,
per “attrazione fisica”,
quando viene meno quella,
perchè gli anni passano
o perchè si trova di meglio,
la coppia… scoppia.

Specchio di tale situazione
sono i legami all’interno
di un interessante esperimento
sociologico quale il “Grande Fratello”.

I ragazzi entrano nella casa
da fidanzati poi, tempo una settimana,
massimo due, in cui sono in astinenza
sessuale e a stretto contatto
con donne molto attraenti,
instaurano a cuor leggero
relazioni a chiaro sfondo sessuale.

I concorrenti fidanzati
sono consapevoli che per quella
scopata manderanno in frantumi
un fidanzamento anche duraturo,
però decidono di farla lo stesso,
rivelando tutta la pochezza
del loro (ormai ex) fidanzamento.

Chi è follemente preso dal proprio
partner non si sognerebbe
mai di perderlo per un’avventura,
se invece dal proprio partner
cercava, forse anche inconsapevolmente,
soltanto sesso e adesso non può
più averlo, non si farà molti
scrupoli a prenderselo da altri,
e tanti cari saluti a chi, per anni,
ha creduto di trovarsi accanto
a una persona innamorata.

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Parlavano di lei e un sorriso dal nulla nasceva,
parlano di lei e quello stesso sorriso per nulla ora va smarrito.
Se solo metteste da parte l’orgoglio
per domandare all’altra se le accade lo stesso,
chissà, forse capireste che ancora non siete
giunti all’ultima fermata della vostra storia.

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Troppo spesso facciamo qualcosa per tradizione,
perchè la si è sempre fatta così,
senza domandarci il perchè di quel gesto,
da cosa in fondo nasce:
“il bacio” rientra in questa speciale categoria.

Perchè i fidanzati si baciano con la lingua,
invece di darsi delle grosse pacche sulle spalle
oppure strofinarsi il naso come gli eschimesi?

Perchè il bacio simboleggia il rapporto sessuale,
le lingue si intrecciano e contaminano
come i genitali maschili e femminili
durante il rapporto e addirittura alcuni usano
“succhiare” la lingua del partner
quasi a voler simulare la più classica delle fellatio.

Le lingue delle persone rappresentano i genitali,
qualcosa di molto privato e personale,
che consentiamo a pochi di vedere…
(tanto è vero che mostrare la lingua
risulta essere un gesto assai irriverente,
alla pari del mostrare il sedere o le intimità).

La lingua è nascosta nella bocca,
come lo sono i genitali negli slip,
non sono visibili,
restano le uniche parti del corpo
che non mostriamo a chiunque.

Travolti dal desiderio viene naturale
penetrare il corpo dell’altro,
e questo avviene inconsciamente solo dopo
che ci risultano ben chiare le dinamiche sessuali:
prima di allora ci si bacia a stampo.

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