Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘guerra’

https://i0.wp.com/multimedia.lastampa.it/fileadmin/MULTIMEDIA/MONDO/8551_album/01_0cd48f4b.JPG

La differenza tra maschilismo e femminismo
sta nell’infinito astio del secondo verso il primo.

I maschilisti non odiano le donne,
le considerano inferiori,
un accessorio utile per la cucina
e la camera da letto.

Le femministe invece ce
l’hanno proprio a morte con
l’universo maschile.
Appena leggono di un sopruso
perpetrato da un uomo ai danni di una donna,
le vedi ringhiare con la bava alla bocca.

Gli uomini potranno anche essere cattivi,
ma allora quando le donne hanno
particolari pruriti intimi
non dovrebbero andarli a cercare,
sennò non c’è coerenza.

Le femministe fanno le superdonne
e poi finiscono in ginocchio
davanti a un uomo col suo uccello in bocca perché,
anche se è brutto dirlo, è così che vanno le cose,
e per fortuna che i maschi non possono togliersi
due costele per farsi i pompini da soli,
altrimenti la donna sarebbe
una specie a rischio estinzione.

Read Full Post »

http://www.ravennatoday.it/~media/originale/61633084793293/sadomaso-big-beta-2.jpeg

Ragazzi è proprio vero che in guerra
e nel sesso tutto è concesso:

Uccidi uno che ti sta sulle palle
e ti danno l’ergastolo,
lo uccidi in guerra e
ti conferiscono una medaglia.

Molli due schiaffi per strada alla tua donna,
è violenza,
glieli dai a letto,
sono 50 sfumature di grigio.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/cronologia.leonardo.it/storia/mondiale/israel29.jpg

Pieno rispetto per il conflitto
israelo-palestinese e per i suoi tanti morti
ma, perdonatemi anticipatamente
se dovessi urtare la sensibilità di qualcuno,
a me stanno più a cuore i miei di morti (dati Istat 2013):

Il pensiero va alle 149 persone che si sono tolte
la vita per motivazioni economiche,
di cui 68 imprenditori;

alle 130 donne vittime di femminicidio;

ai ben 660 morti sul lavoro

e ai 3.400 decessi per incidenti stradali.

Alla luce di ciò,
a me di questi 4 scemi
che si bombardano a vicenda
quando potrebbero vivere d’amore e d’accordo,
non me ne frega un emerito cazzo.

Read Full Post »

In Guerra!

https://i0.wp.com/www.jesoloforum.com/wp-content/uploads/conformismo5.jpg

Anticonformismo,
distinguersi dalla massa,
essere unici e speciali,
pensare sempre con la propria testa
senza mai lasciarsi influenzare
dagli altri.

Ricordate questi insegnamenti
di vita dati dai vostri genitori?

Sì??? E allora perché
quando arriva l’estate
vi bevete il cervello,
incominciando a vestirvi
tutti nella medesima maniera,
senza vergogna alcuna?

Anzi, le persone se non si vestono a tema,
quasi si sentono escluse, emarginate.

Quest’anno mi sa che se lo sentivano
della Siria, a Giugno già
erano tutti pronti per partire in guerra,
l’anno scorso invece manifestavano
un profondo patriottismo
verso l’Inghilterra e gli Usa,
si tappezzavano di bandiere ovunque.

Sono convinto che se qualcuno
uscisse di casa con una
mutanda in testa
e un altro lo seguisse a ruota,
nel giro di una settimana
sarebbe fatta la “nuova moda”
e ci troveremo le strade
affollate, letteralmente,
di teste di cazzo.

Read Full Post »

Il Fanatismo Calcistico

Mi fanno tristezza
i fanatici del calcio.

Mi chiedo come si possa
soffrire o gioire
in base ai risultati
di una squadra che,
nella maggior parte dei casi,
non è nemmeno quella della
città in cui si è nati.

Tu ti scanni al bar,
spendi i tuoi guadagni
per comprarne
il merchandising
e ti fai il sangue amaro
quando perde,
mentre lei non sa
nemmeno che esisti.

La cosa che più mi scandalizza
è che questi tifosi
“di provincia”, quelli
che tifano per le big
del campionato pur non
vivendo in quelle città,
si dannano per arricchire
realtà che non sono proprie
e di cui non godranno mai.

Mi spiego meglio.

Se ogni italiano tifasse
per la squadra della propria città,
juve-milan-inter non sarebbero
così forti e probabilmente
in serie A potremmo vedere
realtà finora ai margini,
tipo il Monza, per fare un esempio.

I tifosi del Monza,
invece di portare i soldi
nelle casse del Milan,
facendo così del bene alla città di Milano,
potrebbero abbonarsi al Monza,
spingerlo in A,
e godersi quotidianamente
i benefici che ne deriverebbero
dal vivere in una città
che ha una squadra nella massima serie.

Invece no, al tifoso, alla fine,
conviene la strada più semplice
e continuerà a tifare
per la big di turno,
in maniera oltretutto accesa,
perché, come dicevo tempo fa,
le partite sono le odierne guerre,
uno dei pochi modi che il maschio
ha per prevalere sull’altro.

Read Full Post »

É stata dura come al solito,
ma alla fine ne siamo venuti fuori.

Mi sento molto Grinch,
detesto la settimana natalizia
come poche cose al mondo.

I perchè sono presto detti:

1) Faccio talmente tanti ipocriti auguri
a persone che vedo due volte l’anno
e di cui mi interessa ben poco,
che quasi arrivo a fine giornata
con le guance rosse.
Odio il contatto fisico in generale:
le persone che si buttano addosso,
ti baciano, ti toccano
mi fanno venire l’orticaria.
Vi lascio immaginare che tortura
sia sottopormi a questo
strapazzamento continuo.

2) In tv non fanno mai un cazzo.
Non capisco il motivo per cui
nella settimana natalizia
non ci sono trasmissioni in diretta.
È come se quella televisiva
fosse una categoria a parte
di lavoratori. Un negoziante
ha libera mezza giornata del 24,
il 25, il 26, mezza giornata del 31 e infine l’1.
Le vacanze televisive iniziano
nella prima settimana di Dicembre
e finiscono dalla seconda settimana di Gennaio.
Un mese abbondante a grattarsi la pancia
quando i giorni effettivi di festa
per i comuni mortali si riducono a una settimana sì e no.
Lasciamo poi perdere cosa viene mandato
in onda al posto della tradizionale programmazione…
tanto lo sapete già, sono pressapoco
gli stessi film da 20 e passa anni.

3) Il volgare cenone.
Nelle vigilie devi strafare:
antipasto, primo, 3/4 secondi con annessi contorni,
frutta, frutta secca, dolci, panettone e cotechino.
Arrivi a fine pasto con le bolle
che ti escono dalla bocca
e il desiderio di una lavanda gastrica.

4) I botti.
Al Sud sembra di stare in trincea,
nel bel mezzo di Apocalypse Now.
Da inizio Dicembre comincia
la guerra fredda tra vicini:
si riempiono le case di arsenali militari
per non farsi trovare impreparati
per il conflitto bellico vero e proprio.

Nelle settimane che avvicinano al capodanno,
si verificano solo vari e isolati
botti di avvertimento,
diciamo piccole intimidazione,
per far capire all’isolato che si è armati
fino ai denti e che sarà battaglia.

Allo scoccare della mezzanotte:
il bombardamento.

Cafonate che non sopporto,
ne sono insofferente;
poi mi dovrebbero spiegare
cosa prova la gente,
con la crisi galoppante,
a sperperare in pochi secondi 2/300€ in botti
con il serio rischio
di trovarsi una mano tranciata:
è tafazismo puro.

Il mio 31 Dicembre ideale
è, chessò, a Trieste.
Finisci di pranzare alle 22 massimo,
sazio con un triste brodino e l’insalatona,
poi dritti a nanna; oppure aspetti
la mezzanotte, due cacatelle
molto contenute di fuochi d’artificio
fino alle 00.15 max, ed infine silenzio tombale.

5) Mai come quest’anno
si è festeggiati, contenti e allegri,
l’arrivo di un nuovo anno
che già sappiamo da mesi che sarà di merda.
Un anno che tra 12 mesi
manderemo a fanculo senza rimpianti,
anche peggio di quanto fatto col 2012.

Read Full Post »

Ti ho lasciato io!

Gli ex sono incomprensibili,
anche una volta lasciatisi
continuano ad anteporre
il loro orgoglio di cartapesta
dinnanzi a qualsiasi cosa.

La futile guerra che innescano
è sulla base del “chi ha lasciato chi”,
non capendo che la fine
di un rapporto in cui si è creduto
e investito del tempo
è una sconfitta per entrambi.

Fregiarsi del titolo
di “lasciatore” non servirà
a salvare la propria faccia
agli occhi della gente facendo credere
che il “male” in realtà era l’altro,
la colpa è anche tua se, evidentemente,
non hai saputo scegliere bene
o se non sei stato in grado
di conquistare/mantenere
i sentimenti del tuo partner.

Read Full Post »

Uno dei cattivi costumi della tv italiana
è la spettacolarizzazione del dolore,
l’andare vicino al parente della vittima
per chiedergli “cosa sta provando in questo momento?”,
oppure “cosa si sente di dire all’assassino?”.

I media danno però il meglio di loro quando
devono trattare i caduti in guerra.
Lì la prima cosa che si fa è scavare
nelle vite dei poveri soldati per cercare
gli argomenti più pietosi:

“lascia moglie e 3 figlie”,
“doveva tornare tra una settimana”
“era appena partito”,
“aveva solo 23 anni”,
“stava mettendo da parte i soldi per il mutuo”,
“era stimato e amato da tutti”.

Il che non fa altro che suscitare
compassione e interesse nello spettatore,
con conseguente boom di share per i vari
D’urso, Vespa, matrix e la vita in diretta
che sciacalleranno sopra per settimane.

Il passo successivo è poi il “martirio” del caduto.
Lasciano credere che i poveretti
c’hanno fatto un piacere ad andare lì,
come se fossimo quasi noi i colpevoli dell’accaduto.
Sapete com’è, sono militari,
vanno nel bel mezzo di una guerra civile,
dove ci sono sparatorie e scoppiano bombe ogni giorno,
prendendo fior fior di quattrini
proprio per l’alto rischio a cui vanno incontro.

Stranamente, però, quando
muoiono nessuno se lo aspetta,
cadono tutti dalle nuvole,
“ma come, non erano andati in villeggiatura in Afghanistan? Come è potuto accadere?”

Sono morti facendo il loro dovere:
nessun santo, nessun martire, e soprattutto nessuna sorpresa.
Quello che deve fare davvero rabbia
è sentire gente che nel 2010 ancora muore
in cantieri/fabbriche/industrie,
quello si che ci dovrebbe sorprendere.

Read Full Post »

Il conflitto e l’odio tra gli uomini
sorge a causa dei loro differenti gusti:

1) Sessuali
2) Politici
3) Religiosi

Read Full Post »

In me è causa di profonda felicità,
e spesso commozione,
il contatto con la gente che non si è arresa
a un nemico all’apparenza più grande di loro,
tra tanti il pensiero corre:
agli oncologici,
ai transessuali,
a chi in nome dei propri diritti
dichiara una guerra,
a detta di tutti suicida,
a una multinazionale o allo Stato.

Read Full Post »