Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘immigrazione’

https://i0.wp.com/www.nextquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/02/brexit-1.jpg

Gli inglesi, vedendosi invasi dagli stranieri,
hanno ben pensato di chiudere le frontiere
non calcolando che sì, sarà più difficile
per uno straniero entrare nel Regno Unito,
ma anche per un britannico sarà complicato
uscire dalla sua terra.

Dicono questo risultato di chiusura
sia stato determinato dal popolo più anziano,
ma se il voto è segreto,
come si fa a dire che i vecchi
hanno votato per uscire dall’Europa
mentre i giovani no?

Inoltre, se l’eventualità dell’exit
era considerata catastrofica
per la maggior parte dei politici,
ma per quale motivo
hanno indetto il referendum?

D’accordo che il popolo è sovrano
e la democrazia viene prima di tutto,
ma ci sono cose troppo complesse per cui
i cittadini non possono essere chiamati
ad esprimere una preferenza,
il cittadino non può valutare
tutte le ricadute di una sua azione,
proprio per questo delega al Parlamento
chi deve farlo per lui.

La cosa migliore si è verificata dopo,
con gli stessi cittadini che si sono
mobilitati per ripetere il referendum.
Stupendo.
Tipo le partite a carte tra i vecchietti al parco,
se perdi la prima chiedi la rivincita,
ma poi in caso di uscita del “remain”
nella seconda votazione, i sostenitori dell’exit
avrebbero chiesto un nuovo referendum?
La “bella” diciamo.

Suggerisco al governo inglese di fare
come quello italiano, accettare l’esito del voto
e poi continuare a fare ciò che si vuole
cambiandogli semplicemente nome.

Così non si scontenta nessuno.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/www.presseurop.eu/files/images/article/United-States-Europe_0.jpg

E’ facile riempirsi la bocca
con le parole “Europa” o
“Stati Uniti d’Europa”
quando in realtà i motivi
che dovrebbero accomunare
tra loro le nazioni,
sono in realtà quelli che
causano fratture interne
ai paesi stessi o comunque
dei grossi vuoti legislativi.

Abbiamo una moneta unica
che ci dovrebbe avvicinare economicamente,
ed in effetti c’è riuscita,
perché siamo tutti
sulla stessa soglia di povertà.
Inoltre ha fatto nascere
dell’odio sociale verso
i proprio governanti
e quelli di altri paesi
accusati di arricchire
le proprie nazioni (Germania)
a scapito delle altre.

Abbiamo una mobilità semplificata,
che ci dovrebbe consentire
di andare a lavorare
in un altro paese
con la stessa semplicità
di quando si va a lavorare
in un’altra regione
della propria nazione:
in teoria è realmente così,
in pratica un po’ meno.

E’ vero, è possibile lavorare
con maggiore semplicità in un altro Stato,
ma con quale occupazione?
Spesso e volentieri non ti riconoscono
i titoli di studi acquisiti
nella tua nazione e hai poche
agevolazioni dovute
allo stato di immigrato.

Io sogno un’Europa dove
una laureata in Russia o in Polonia
non venga in Italia
e l’unico sbocco occupazionale
prospettatole sia quello di badante.

Read Full Post »