Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘laurea’

https://i0.wp.com/media.kmvt.com/images/catholic+priest+money+issue.jpg

Della vita non ho capito nulla,
invece di prendermi una laurea
utile solo a decorare una parete,
avrei dovuto investire sul sicuro,
avrei dovuto farmi prete.

Appena presi i voti
avrei lavorato immediatamente,
un solo giorno a settimana,
per un’oretta,
con un lauto compenso,
vitto e alloggio pagato,
e se mi avessero messo a soggiornare
in un convento di monache
mi sarebbe andata proprio di culo.

Read Full Post »

In Italia esistono profondi fraintendimenti
riguardo agli sbocchi occupazionali
delle facoltà universitarie.

Per i potenziali datori di lavoro:

Laurea in Economia = Cassiere all’Ikea
Laurea in Marketing = Venditore Porta a porta
Laurea in Scienze dell’educazione/formazione = Babysitter
Laurea in materie umanistiche = Friggere patatine al McDonald’s

Read Full Post »

https://i0.wp.com/a.mytrend.it/prp/2013/06/466978/o.176677.jpg

Avessi l’opportunità
di utilizzare una macchina del tempo
per tornare al periodo post diploma,
con la visione completa
che ho adesso del mercato del lavoro,
farei di sicuro altre
scelte universitarie.

A un neodiplomato che si appresta
ad affrontare l’ultimo quinquennio di studi
andrebbe fatto dalle istituzioni
un discorso schietto e sincero.

“Caro amico, non siamo
nessuno per dirti cosa sia giusto
o meno per te, ma sappi che,
riguardo alla scelta della facoltà,
e quindi al tuo futuro lavorativo,
hai di fronte 3 strade,
valutale attentamente e poi scegli
tu quale perseguire a tuo rischio
e pericolo, noi ti abbiamo avvisato:

1) La prima strada è quella della certezza.
Rientrano nel novero le facoltà di Ingegneria,
Medicina e Scienze Infermieristiche.
Un domani qualcosa per te sempre uscirà,
anche sottopagata, ma con le mani
in mano non resterai mai,
e comunque, malauguratamente ciò si verificasse,
puoi sempre fare le valigie
che altrove sono pronti ad accoglierti
a braccia aperte.

2) La seconda strada è quella della speranza.
Ne fanno parte la facoltà di Economia,
Giurisprudenza, Scienze Politiche
e Lingue. Sebbene non è detto
che tu un domani possa trovare occupazione
nel campo in cui sei laureato,
hai comunque una laurea spendibile
sul mercato del lavoro e che ti permette
di partecipare a qualsiasi concorso pubblico.

3) La seconda strada è quella della rassegnazione.
Se hai intenzione di laurearti in qualsiasi branca di Lettere,
Scienze dell’educazione e Scienze della formazione
ritieniti fortunato sei riuscirai a friggere patatine
in un fast food per il resto dei tuoi giorni”.

Read Full Post »

Quando mi laureai
non volli alcuna festa,
perché già sapevo a cosa sarei
andato incontro:
quel giorno c’è poco
da essere allegri,
la laurea sancisce
ufficialmente l’inizio della disoccupazione.

E se prima a chi ti chiedeva
“Cosa fai nella vita?”
potevi rispondere “studio”,
uscendo dall’università,
oltre all’assenza di denaro,
devi anche sopportare l’umiliazione
di passare per nullafacente.

La laurea non è più il traguardo
di una volta, sia perché ormai
lo raggiungono tutti,
sia perché non è garanzia di occupazione,
è equiparabile al diploma
di 10-15 anni fa.

Non mi sento di condannare
chi festeggia, però gradirei
un po’ di coerenza dopo,
e quindi di non lamentarsi
della mancanza di lavoro,
visto che in precedenza
hanno addirittura gioito con amici e parenti
per essere giunti a questa situazione.

Read Full Post »

https://i0.wp.com/www.datamanager.it/sites/default/files/imagecache/node_full_view/zucchetti_festival%20del%20lavoro%202013.jpg

Da impiegato amministrativo a impagato ammaestrato,
da lavoro umile a lavoro umiliante,
da lavoro per sostituzione a lavoro per prostituzione,
da lavoro sottopagato a stage.

(si scrive) Cerchiamo Laureato in Marketing = (si legge) Venditore “porta a porta”;
(si scrive) Cerchiamo Laureato in materie Umanistiche = (si legge) Operatore di Call Center;
(si scrive) Titolo richiesto: Diploma. Anche prima esperienza lavorativa = (si legge) vedi sopra e sopra ancora;
(si scrive) Con forte orientamento agli obiettivi = (si legge) se non chiudi nemmeno un contratto non vedi un soldo.

Read Full Post »

1) Nascere in una famiglia
che possiede un’attività
creata, avviata e gestita
decennalmente dal Papi.
Cotto e Mangiato.

2) Portare in dote qualche disgrazia.
Sei siete figli di un caduto in guerra,
di una vittima di mafia o vi manca
un rene, sappiate che avete grosse possibilità
di essere assunti in breve tempo.
Non tutti i mali vengono per nuocere.

3) Partecipare a uno di quei tanti
concorsi aperti a qualsiasi
categoria di laureato,
il che fa contendere a 300 candidati
un solo posto disponibile
e, ovviamente, già riservato…
La speranza è l’ultima a morire.

4) Fare domanda presso un’azienda.
Preparatevi a superare interminabili step,
proprio come se stesse partecipando
ai provini del grande fratello:
assessment di gruppo,
test, quiz psico-attitudinali,
e colloqui in lingua straniera
sono all’ordine del giorno.
Alla fine ne resterà soltanto uno,
l’highlander, l’eccellenza italiana,
ai “comuni laureati” resta
soltanto la disoccupazione.
Barcollo ma non mollo.

5) La spintarella.
sarà la via più classica
e scontata, ma anche
quella più efficace.
Evergreen.

Read Full Post »

Fatti personali ne racconto pochi
semplicemente perchè
non ritengo che possano essere
di interesse pubblico.

Quello che però mi è successo
un paio di settimane fa merita
di essere condiviso perché
è un quadro perfetto
della situazione attuale.

Stavo a letto da giorni
con la febbre oscillante
tra i 38° e 39.5°,
avevo appena finito di scrivere
il testamento quando arriva
una telefonata, rispondo
con l’ultimo anelito rimastomi,
e dall’altra parte:

“Salve, siamo della Gi Group
(agenzia interinale) la chiamo
per un posto di lavoro
in un call center,
oggi ci sono i colloqui”.

No no no, aspetta un attimo,
io sto più di là che di qua,
tu, agenzia interinale,
dopo 4 mesi di silenzio assoluto
chiami per offrire
a me, laureato 24enne,
un lavoro in un call center?????

Ma con quale faccia?
Santo cielo sappiamo
che il periodo è difficile
e per questo non pretendo
un posto da dirigente,
ma diavolo, se volevo
lavorare in un call center
con una laurea in mano
mi rivolgevo a te???

Per dignità mi sono
promesso di non lavorare
mai né in un call center
né come venditore porta a porta,
piuttosto vado a pulire i portoni
che è meno umiliante.

Read Full Post »

Ogni inizio anno scolastico
è sempre la stessa storia:
proteste, occupazioni, scioperi.

Ma è solo colpa dello Stato
che non ha bisogno di insegnanti,
oppure è un po’ anche colpa nostra
che, visti questi chiari di luna,
continuiamo imperterriti
e in gran massa a laurearci
in Scienze della Formazione?

Read Full Post »

 

La riforma universitaria
ha portato le “lauree complete”
a scomporsi in “3+2”,
3 anni di studi
per essere già disocc…
ehm… laureati, più altri
due di specializzazione.

Il lato positivo è che
dopo 3 anni ti trovi
qualcosa in mano e,
a differenza di prima,
sei incentivato a
proseguire negli studi,
il traguardo lo vedi vicino.

Il lato negativo è che
ti costringono a rifare
tutte quelle cose pallosissime
della triennale: in questa
categoria rientrano i laboratori,
le competenze linguistiche,
informatiche e soprattutto la tesi,
oggi, al riguardo,
vi darò dei semplici consigli
per diventare piccoli
geni del crimine.

Andate dal vostro docente,
fatevi consigliare dei libri,
poi gettate il foglietto
su cui li avete appuntati
nel primo cestino che
vi capiterà di fronte,
e dirigetevi nella biblioteca
cittadina dove ricercherete
libri sull’argomento che vi interessa,
possibilmente vecchissimi
o di autori sconosciuti;
poi tornate a casa e
scannerizzatene/fotografatene
capitoli interi.

Una volta che avete a
disposizione i capitoli
in qualsiasi formato immagine
(gif, jpeg, bmp, png)
vi servirà un software OCR,
quelli che trasformano
le foto in testo,
il migliore del campo è
ABBYY FineReader.

A trasformazione avvenuta
di tutte le immagini
in file testo, vi basterà
soltanto copiare e incollare
gli interi capitoli
sulla vostra tesi,
senza citare ovviamente la fonte 😉

Volendo, però,
potete risparmiarvi 
la sfacchinata di andare
in biblioteca, scannerizzare, ecc…
facendo tutto dal pc,
basta andare su google books,
cercare i libri
di nostro interesse,
poi, visto che non
li possiamo scaricare,
dobbiamo “rubarli” con l’astuzia:
su ogni singola pagina
premiamo “Stamp/R Sist”
sulla tastiera, dopo apriamo
il programma “Paint”,
e sul foglio bianco premiamo
il tasto detro del mouse
e poi selezioniamo “incolla”,
ci ritroveremo un “salvaschermo”
con sopra anche la pagina del libro.

Salviamo la foto,
inseriamola nel programma OCR
e trasformiamola in testo.
Stavolta però, dopo non incollatela
così com’è nella tesi,
altrimenti se qualcuno
effettua una ricerca su google
vi becca subito,
cambiate alcune parole,
inserite sinonimi
e spostate periodi
per non far rintracciare
sul web la vostra fonte
…e il gioco è fatto.

Read Full Post »

E’ davvero un’ingiustizia
se non accadesse,
a mia madre spetta
di diritto di un
Master in Criminologia,
anche se non è laureata.

Lo merita,
un Master ad Honoris Causa
sel’è guadagnato sul campo
per non essersi persa
una singola ora di trasmissione
sui maggiori fatti di nera nazionale.
Da Erba a Garlasco,
da Avetrana a Brembate
per finire adesso a Somma Vesuviana:
lei macina tutto.

Inizia con il telegiornale
delle 13 di Canale 5,
poi passa a quello
delle 13.30 di Rai 1,
al suo termine,
mette Milo Infante su Rai 2
fino a quando non
inizia “La vita in diretta”.
Terminato l’aggiornamento
de “la vita in diretta”,
fa zapping su Canale 5,
e lì Barbara D’Urso
non la delude quasi mai…
Alle 20 iniziano i tg
per gli ultimi aggiornamenti,
giusto 45 min di break
ed è subito pronta
per “Chi l’ha visto”
o “Quarto grado”.
La dolce notte le viene
infine data da Vinci
col suo imperturbabile “Matrix”.

Non dico assurdità
sostenendo che ne sappia
più lei di Salvo Sottile,
di recente l’ho persino
sorpresa in casa a simulare lo
strangolamento di Sara Scazzi,
totalmente calata nella parte
della cugina come neanche
dopo anni di metodo Stanislavskij
o praticantato nei Ris di Parma.

Mia madre ha acquisito un grado
così elevato di competenza
che risolve in soli 5 minuti
i casi su cui gli inquirenti
lavorano invano notte e giorno
per interi mesi.

A volte mi domando
perchè andare avanti con le indagini
quando si potrebbe chiedere
subito a lei la soluzione
di qualsiasi giallo,
se bastasse questo
per evitare a noi tutti
infiniti sfracellamenti di maroni
con questa cazzo di cronaca nera
giuro che la porterei
di peso stesso io
al primo commissariato.

Read Full Post »

In principio fu la licenza media,
successivamente venne la maturità,
poi ci chiesero la laurea,
ora il master,
meglio ancora se accompagnato
da titoli riconosciuti di inglese e informatica.

Facendo un rapido calcolo,
e ipotizzando nessun intoppo e risultati elevati,
a 19 anni usciamo dalla scuola,
+ 5 anni di università (se va tutto bene eh…) =
24 + 1 anno di master = 25.
Se trovo subito qualcosa, 25 anni è un’età accettabile
per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Ma visto che questa è la realtà e non Walt Disney,
e visto che raramente qualcuno finisce
gli studi entro i 25 anni, e che raramente
qualcuno trova subito occupazione,

la domanda che sorge spontanea è:
se i 30enni non vengono assunti in quanto “vecchi”
e se io passo tutta la gioventù a studiare,
quando cazzo inizierò a lavorare?

Read Full Post »

Riesco ogni volta a sorprendermi
quando vedo concorrenti versare lacrime
per la vittoria di un programma televisivo.

Una volta si piangeva di gioia
per il raggiungimento della laurea,
per la nascita di un figlio,
per una medaglia olimpica,
insomma, per un traguardo esistenziale.

La gioia più intensa
di questi tristi esserini, invece,
è quella di aver vinto il Grande Fratello
o di avere il culo più bello
ed essere diventata quindi velina:

più che per un traguardo,
piangono per un Degrado esistenziale.

Read Full Post »