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Posts Tagged ‘movimento 5 stelle’

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Riflessioni a freddo
sulle elezioni europee.

Mi ha colpito molto
come i 3 principali leader politici
abbiamo improntato
la loro campagna elettorale
sul vilipendio.

Se ne sono dette di tutti i colori
per screditarsi a vicenda:
ebetino, nazista, assassino,
pluripregiudicato, ecc…

Si sono insultati
in elezioni dove
non andavano eletti loro,
ma i loro partiti.

E’ come se una famiglia
venisse giudicata sulla base
di un capofamiglia scapestrato.

Al centro del programma
non c’era il “noi faremo”
ma “il capo degli altri è una merda”
e così sono andati avanti per settimane.

Nel corso degli anni
ho imparato una regola non scritta
tanto basilare quanto infallibile:
per uno che sale, ce n’è uno che scende.

Fateci caso, succede sempre,
non solo in politica,
è una regola applicabile
a qualsiasi contesto.

Nella vita funziona un po’ come nel calcio,
puoi essere bravo quanto vuoi,
allenarti benissimo,
ma fino a quando il titolare
non inanellerà una serie di cazzate
tu il posto non glielo strapperai mai.

Le cose che funzionano non si cambiano,
neanche per quelle che ritieni migliori,
perché non hai mai la certezza
di fare la scelta giusta.

Il Pd avrebbe preso comunque il 40%
se Berlusconi e Grillo avessero
lasciato il posto a gente
più giovane e determinata?

Probabilmente no.

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Siamo solo a metà 2013
e già sono successe cose incredibili,
che se qualcuno ce le avesse
anticipate l’anno scorso
gli avremmo riso in faccia:

1) Il partito fondato da un comico è stato il più votato alle elezioni italiane
2) Roma ha due Papi
3) La Montalcini è morta
4) Andreotti è morto
5) Riconfermato il mandato a un Presidente della Repubblica
6) Ferguson lascia la panchina del Manchester United dopo 26 anni
7) Tolte a Marzullo le notti di Rai 1
8) Minoli lascia “La storia siamo noi”
9) Miss Italia cancellato dai palinsesti tv
10) Crepata anche Margherita Hack
11) Al Bano e Romina tornano a cantare insieme

(punto ad aggiornare costantemente il post durante tutto l’anno)

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Ha dell’incredibile come gli inni
rispecchino appieno la situazione
delle loro forze politiche di appartenenza.

Il Movimento 5 Stelle:

è un movimento giovane,
ambientalista,
di denuncia,
che parte dal basso.

Il suo inno infatti è un brano rap,
genere musicale in voga negli ultimi anni;
nelle strofe viene elencata parte del programma elettorale
(piste ciclabili, wi-fi libero, no Tav, ecc…),
e sempre nelle strofe,
oltre a farti sentire parte del progetto,
emergono propositi quasi bellicosi riferiti alla classe politica tradizionale
(“non si arrenderanno mai! Ma gli conviene? Noi neppure!”).

Il Popolo della Libertà:

è un partito vecchio
che si fonda totalmente
sul proprio leader politico.

L’inno non poteva essere differente.
Ha una melodia molto retrò
e con un testo completamente
incentrato sulla celebrazione
di Silvio Berlusconi.

Il Partito Democratico:

è inesistente,
proprio come il suo inno ufficiale.

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La cosa più simpatica
delle campagne elettorali
è vedere i politici
mendicare voti.

Di solito fanno a gara
a chi la spara più grossa,
anche con slogan stridenti:

“per un futuro migliore”,
“la speranza nel domani”,

e sopra al manifesto
vedi il solito vecchio
faccione presente sulla
scena da oltre 20 anni.

Se per un futuro migliore
mi devo affidare a chi mi
ha portato a un passato
e a un presente di merda
stiamo belli che freschi…

Loro, “gli onorevoli”,
vogliono il massimo risultato
con il minimo sforzo,
altrimenti che signorotti
della politica sarebbero.

Le mani mica possono sporcarsele
scendendo in mezzo alla plebe,
per carità,
le campagne elettorali
le fanno nei salotti tv,
in giacca e cravatta,
davanti a un conduttore educato
e a un pubblico ammaestrato.

Attaccano Grillo perché
considerato l’antipolitica,
perché urla nelle piazze
e li manda a fanculo di continuo.

Le tv che controllano
lo boicottano, omettono notizie
e nei loro stupidi sondaggi
lo danno addirittura dietro a Monti.
Le piazze gremite di tutta l’Italia
però non mentono:

24-25 Febbraio 2013,
gli sta per scoppiare in mano
una bomba che nemmeno si immaginano.

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Grillo, con il suo
Movimento 5 Stelle,
racchiude in sé tutta l’insofferenza
del popolo italiano
verso una classe politica
corrotta e disonesta.

Gli ingredienti di un successo
annunciato sono presto detti:

1) Beppe Grillo va nelle piazze,
in qualsiasi piazza,
anche quelle di piccoli paesini
finora estromessi
dalla scena politica,
puntando così
a tante nicchie di mercato
che sommate danno vita
a una grossa fetta d’elettorato.

2) Ha cominciato la sua
campagna elettorale sin dall’anno scorso,
in largo anticipo e, quindi,
acquisendo ampio vantaggio, rispetto
ai suoi competitor che ancora oggi
navigano in alto mare
interrogandosi su quale
programma e figure politiche
presentare alle prossime elezioni.

3) Grillo è incazzato quanto gli italiani.
Parla alla loro pancia
senza mezzi termini,
non usando il politichese,
e in un periodo di forte
insoddisfazione e fermento
a guidare una scontatissima
rivolta non può esserci Gandhi,
ma un uomo del popolo,
un uomo che impugni la sciabola e non il fioretto,
l’Italia ha bisogno
di un nuovo Masaniello.

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