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Posts Tagged ‘Musica’

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Esistono artisti
che sono molto più
di ciò che appaiono;
hanno un seguito di pubblico
dettato non esclusivamente
dalla propria arte,
ma da tutta una serie di valori
che la gente vede incarnati in loro.

Alcuni esempi.

Emma Marrone è sì una brava cantante,
ma è anche colei che ha sconfitto il cancro.

Vladimir Luxurya è sì una brava conduttrice,
ma è anche la portavoce per eccellenza dell’universo LGBT.

Tra questa ristretta schiera di artisti
che possono vantare di essere
rappresentanti di qualcuno o qualcosa,
c’è un ragazzo di 22 anni,
che ha fatto del Sud Italia il proprio stendardo:
Rocco Hunt.

Non sei più un semplice cantante
quando la tua carriera è cominciata
da 7 anni, di cui solo gli ultimi 2
sotto le luci dei riflettori,
ma su Facebook puoi vantare
1 milione di fan
(quasi quanti Elisa, per intenderci).

Quando ciò accade,
la gente ti segue perché
in te vede qualcosa che
va necessariamente oltre
l’aspetto artistico.

Rocco Hunt è riuscito
in così poco tempo
a essere un’icona del Sud Italia,
di quel Sud che ce l’ha fatta,
quel Sud che rivendica fiero
il proprio dialetto e la propria cultura,
quel Sud che non gira la testa
di fronte allo schifo che lo vede ma lo denuncia.

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Quest’anno, per quanto ampiamente
fuori età media,
ho fatto per la prima volta
il giurato al Giffoni Film Festival.

Un’esperienza che desideravo da tempo
e che mi è servita ad entrare
in contatto più stretto con gli under 20.

La cosa che mi ha maggiormente colpito
è la loro insoddisfazione verso
qualsiasi produzione italiana,
che sia musicale o cinematografica.

Non guardano la tv,
recuperano tutto dal web,
specialmente film e telefilm americani
che vedono rigorosamente in lingua originale.

Hanno un inglese fluente
e questo gli permette anche
di rifiutare la discografia nostrana
a scapito di quella estera.

Se per le nuove leve è così semplice
sputare sul patrimonio culturale italiano
il rischio, in un futuro
nemmeno troppo prossimo,
è la perdita di un’identità nazionale.

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Gli Album Postumi

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Esistono cantanti che non fanno
un disco da 10 anni,
poi muoiono,
e improvvisamente vedi
pubblicare album postumi,
pieni di inediti,
con una frequenza
che non avevano neanche in vita.

Ogni tanto,
a distanza di addirittura 50 anni,
ancora leggi di qualcuno
che scopre un inedito dei Beatles.

Ma su, andiamo…

Ricordo che nel 1994,
uno dei miei film preferiti,
“il corvo”,
fu concluso ricreando
digitalmente il compianto
Brandon Lee, accidentalmente morto sul set.

20 anni fa…

Mentre 5 anni fa abbiamo avuto “Avatar”,
un film totalmente digitale
e oltretutto in 3d.

Ora dovrei credere
che si riesce a ricreare tutto
meno che una cazzo di voce
di un cantante defunto.

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Gigione

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Gigione è un cantante folk napoletano
deriso dalla critica sebbene stia
sulla cresta dell’onda da oltre 30 anni.

Nell’ambiente musicale
si dice che si può vivere
di musica pur non avendo
un disco in classifica:
Gigione ne è l’esempio vivente.

E’ in tour da sempre,
periodicamente sforna un cd,
pieno di allusioni sessuali ma anche di spiritualità,
che vende sul proprio sito internet
e, soprattutto, durante i concerti.

Per quanto sia considerato trash
richiama ai suoi concerti migliaia
di fans in delirio
che in lui vedono
il cantante famoso
con cui entrare in contatto.

Gigione fa con la musica
quello che Beppe Grillo
ha fatto, e tuttora fa, con la politica:

va nelle piazze,
in qualsiasi piazza,
anche quelle di piccoli paesini
con poche centinaia di abitanti,
puntando così a tante nicchie di mercato
che sommate danno vita
a una grossa fetta di pubblico.

Per un abitante di Orsomarso (CS)
vedere Gigione da vicino
è come per i romani/milanesi vedere
Beyoncè o Lady Gaga allo stadio.

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Il commercio musicale
deve inventarsi qualcosa
di creativo se non vuole
sprofondare più di quanto
non stia già facendo sotto
i colpi della pirateria.

Sono contrario a qualsiasi
azione dura e repressiva
come, ad esempio,
quelle adottate in Francia,
dove c’è il rischio di incorrere
in una multa o addirittura
nella disconnessione forzata
dopo essere stati pizzicati
per la terza volta a scaricare
musica illegalmente.

Il file sharing non morirà mai.
Nessuno può impedirti di convidire
qualcosa di proprio con un altro.

Allora perchè non dirottare
tutti gli interessati
su un determinato link
dove poter scaricare gratuitamente
i cd in formato mp3?

Quella determinata pagina
farà migliaia, per non dire milioni
di visualizzazioni,
il che la renderà appetibile
a centinaia di sponsor,
da cui il cantante
potrà ricavare i suoi guadagni.

Il fan a parità di condizione
(le canzoni gratis) preferirà
il sito del cantante ai vari
programmi di file sharing,
e ciò aumenterà esponenzialmente
il numero di download
da una stessa fonte,
a differenza di quanto accade ora,
dove il dato dei download
è soltanto parziale vista
la sua frammentazione.

Inoltre l’artista potrà
effettivamente constatare
l’appeal che ha sul pubblico,
perchè non ci sarà l’incognita
del mercato pirata a falsare
il risultato di vendita.

Questa potrebbe essere
una bozza di idea creativa,
non quella che si sta adottando
da alcuni anni a questa parte,
dove per essere sicuri di venderci
della musica non piratabile,
sono andati a riesumare i vinile!!!

I vinile, in ordine cronologico,
sono la prima generazione
di tecnologia in materia
di commercio musicale
(vinile-musicassetta-cd-mp3),
la prima! La preistoria!

Per risolvere un problema attuale
si è andata a trovare una soluzione
vecchia quasi 100 anni!

Fantastico, fantastico…

Per non parlare poi di iTunes;
per anni le case discografiche
hanno portato avanti il bluff
che dovevamo comperare
i cd originali perchè si sentivano meglio,
e ora hanno messo su iTunes
per invogliarci a scaricare
legalmente la musica
per poi, se ci garba, masterizzarla.

Adesso anche sul cd pezzotto
si sente bene…

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L’Ikea potrà avere
tante qualità come,
ad esempio,
i prezzi vantaggiosi;
tra queste, però,
di certo non spicca
il design dei mobili,
che nella maggior parte
dei casi risulta
squadrato, spartano,
e a dir poco sgraziato.

Di recente mi è giunto
a casa il nuovo catalogo
e ho notato, spero sia
stato introdotto da quest’anno
perchè altrimenti
nei precedenti non
c’ho fatto caso,
che sotto a determinati
mobili o complementi d’arredo
hanno inserito anche
il bel faccione del loro designer.

Cioè, rendiamoci conto,
sotto a un pezzo di legno
che si vuol far passare
come mobile innovativo,
squadrato, e con sopra una mano di vernice
c’è il faccione sorridente
di chi l’ha creato quasi
a volerlo consacrare alla massa:
per quella robaccia lì???

Allora ho capito che
gli svedesi con i mobili
sono come gli americani con la musica:
abili a confezionarci
e a venderci come cioccolata
la loro merda in una maniera
che non ha eguali al mondo.

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Immaginate di ascoltare
per la prima volta
un brano musicale,
scoprendo che vi
piace da impazzire:

continuerete ad ascoltarlo
a ripetizione per giorni,
settimane, addirittura mesi
finchè l’euforia da esso
scaturità andrà pian piano
scemando perchè ne
troverete un altro che vi
coinvolgerà maggiormente.

Con i rapporti sentimentali
non agite in maniera diversa.
Agli inizi è tutto magico,
c’è un’attrazione fisica
fantastica, tanto che
si passa più tempo a letto
che a conoscersi realmente.

Finchè non subentra
la monotonia e la vecchiaia.
Vi alletterebbe l’idea
di fare sesso sempre
con la stessa persona
per 20-30 anni?
Non avreste più nulla
da dire o da scoprire
di costei, il sesso
diverrebbe solo routine,
un mero atto meccanico.

Inoltre, da non sottovalutare
un altro aspetto,
la sessualità con il vostro partner
iniziate ad averla quando
egli ha un corpo bello e giovane,
poi col passare degli anni
quel corpo lo vedrete
sempre più in fase
di “decomposizione”,
il che vi porterà
istintivamente a cambiarlo
con un altro più nuovo.

Bisogna essere davvero
bravi a inventarsi
qualcosa di innovativo
per combattere la monotonia,
visto che la maggior parte
dei tradimenti coniugali
avviene per motivi sessuali.

Sotto questo punto di vista
le coppie più “aperte”,
e apparentemente fragili
(come gli scambisti),
risultano essere quelle
che durano maggiormente
negli anni grazie proprio
al loro continuo (e condiviso)
ricambio sessuale.

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Isolamento Sociale

Nella vita quotidiana
attuiamo di continuo
piccole forme
di isolamento sociale.

Azioni all’apparenza innocue,
come ascoltare musica
dalle cuffiette del lettore mp3,
ad esempio,
ci permettono inconsapevolmente
di isolarci dal mondo esterno
precludendo lo scambio verbale
e possibili nuove conoscenze.

La signora che cerca informazioni
le chiederà a qualcun altro
pur di non disturbarvi;
mentre una ragazza a cui piacete,
che però è frenata dalla timidezza,
in quelle cuffiette
troverà un ulteriore ostacolo
al suo desiderio di fermarvi
con una scusa banalissima
per approcciare con voi,
e probabilmente non lo farà.

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Chi non ha mai dedicato
una canzone al proprio partner?
È una tappa scontata per tutti
agli inizi di un rapporto.

Quello su cui mi preme dissuadervi
sono le dediche di canzoni troppo recenti
o largamente inflazionate/banali,
come “A te” di Jovanotti:

vi prego, vi prego….
puntate piuttosto su qualcosa
di prettamente esclusivo,
meglio ancora se siete
certi che l’altro/a non
conosca affatto quel brano
o addirittura il cantante.

Non lasciatevi trascinare
dal facile entusiasmo
di una hit del momento,
e nemmeno da un ritornello
che vi ricorda la vostra dolce metà:

la canzone perfetta da dedicare
deve riflettere nel suo testo,
dall’inizio alla fine,
la vostra storia d’amore
o ciò che il partner è per voi,
inoltre deve trattarsi di una gemma assai rara,
oserei dire quasi di “nicchia”,
state pur certi che così ogni volta
che le capiterà di ascoltarla
l’associerà subito a voi.

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Napoli è un microcosmo
anche riguardo alla musica.

I cantanti neomelodici
per eccellenza hanno delle
caratteristiche distintive
e comuni tra di loro.

1) Cantano rigorosamente in dialetto, anche strofe che non lo richiederebbero.
2) Hanno un look personalizzato e creato per fare tendenza.
3) Quasi sicuramente gli verrà commissionata dalla camorra una canzone che ne parli in modo positivo.
4) Al 100% faranno una canzone riferita a qualcuno che si sposa, per strappare un ingaggio ai matrimoni e andarla a dedicare.

Inoltre, visto che a Napoli
nessuno vuole lavorare ma tutti cantare,
e visto che nessuno fa niente per senza niente,
ogni cantante emergente è costretto ad autofinanziarsi
il disco sborsando una somma di circa 20-30mila euro.

A questi vanno aggiunti i soldi
di eventuali collaborazioni\duetti
con cantanti affermati per poter
avere maggiore visibilità.

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La cantante italiana più rappresentativa:
Mina.

La più famosa:
Laura Pausini.

La più brava:
Giorgia.

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Quando il call center vi mette in attesa,
a volte con della graziosa musichetta,
voi non sentite loro, ma loro sentono voi.
Attenti a sparare a zero sul vostro interlocutore…

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Lady Gaga

Dal vivo stona,
fa la trasgressiva quando
serviva le patatine al McDonald,
si atteggia a femme fatale
ed invece è un cesso di donna.

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No te olvidaré
solo pienso en ti.
Jamás comprenderé
como te perdí.
Y aunque el tiempo ya paso
desde que todo terminó,
aun no sé que sucedió.

Yo sé que no te olvidaré
ni guardo rencor.
A ti renunciaré
sin explicación.

Puedo fingir cuando te veo
que no te extraño y no te quiero,
y aunque jamás me veas llorando,
mi corazón te sigue amando.

Por eso no te olvidaré
a pesar que sufrí.
No me arrepentiré
porque de ti aprendí
que a veces el amor no es lo que esperas
hay que salvarlo como puedas
y si no hay otra solución,
pues es mejor decir adios.

Quizas encuentres alguien en tu vida,
y te enamoras algun día,
y si ese amor al fin te olvida,
y necesitas de una amiga.

Recuerda, no te olvidaré,
te espero aqui,
si a mi quieres volver
yo te haré feliz.

Puedo fingir cuando te veo
que no te extraño y no te quiero,
y aunque jamás me veas llorando,
mi corazón te sigue amando.

A veces el amor no es lo que esperas
hay que salvarlo como puedas
y si no hay otra solución,
pues es mejor decir adios.

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Non ti dimenticherò,
penso solo a te,
non capirò mai come ti ho perso
e anche se è passato del tempo da quando tutto finì
ancora non ne capisco le ragioni.

So che non ti dimenticherò,
nè serbo rancore,
rinuncerò a te senza una spiegazione.
Posso fingere quando ti vedo
che non mi manchi e che non ti voglio bene
e anche se non mi vedrai piangere,
il mio cuore ti amerà ancora.

Per questo non ti dimenticherò
e nonostante la sofferenza
non mi pento,
perché grazie a te ho imparato
che l’amore a volte non è quello che ci si aspetta.
Devi salvarlo come puoi
e se non trovi altra soluzione
è meglio dirsi addio.

Forse troverai qualcun altro nella tua vita.
e un giorno te ne innamorerai,
e se questo amore alla fine ti dimentica
e avrai bisogno di un’amica,
ricorda, non ti dimenticherò, ti aspetterò qui,
se da me vorrai tornare ti renderò felice.

Posso fingere quando ti vedo
che non mi manchi e che non ti voglio bene
e anche se non mi vedrai piangere,
il mio cuore ti amerà ancora.
A volte l’amore non è quello che ti aspetti
devi salvarlo come puoi
e se non trovi altra soluzione
è meglio dirsi addio.

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