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Posts Tagged ‘politici’

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Durante le elezioni scattano
nella mente delle persone
dei meccanismi alquanto singolari:

1) Le gente non va a votare,
2) Va a votare ma scrive puttanate sulla scheda,
3) Va a votare e consegna la scheda bianca.

Se il primo caso, sebbene non possa trovarmi d’accordo,
riesco a comprenderlo perché magari è estate
e la gente preferisce andare a mettere
le pacche nell’acqua o comunque
fare di meglio che provare a cambiare l’Italia;
gli altri due per me restano un autentico mistero.

Scrivere “andate a rubare, siete tutti ladri”
sulla scheda è un atteggiamento improduttivo,
perché quel messaggio non arriverà mai al diretto interessato,
ma soltanto agli scrutatori,
che si faranno una grossa risata;
apprezzo, però, almeno la buona volontà,
o quantomeno l’obiettivo di quella mattinata,
seppur ingenuo e futile,
di protestare contro la classe politica.

La scheda bianca invece è davvero incomprensibile,
pensare che uno si sveglia la mattina,
sacrificando una giornata di mare,
o una passeggiata sul lungomare con i figli,
o una lavata del pavimento di casa
per andare nel seggio a fare niente,
nemmeno un inutile voto di protesta,
mi manda al manicomio.

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I Talk Televisivi

I talk in generale,
ma quelli politici nello specifico,
andrebbero guardati esclusivamente
per farsi accompagnare al sonno.

Mi danno sui nervi,
sono solo inutili
e improduttive chiacchiere,
un continuo parlare a vuoto
senza giungere a una soluzione.

Gente che spara a zero
su altra gente,
riguardo cose che avrebbero
potuto fare loro
quando si trovavano
nella stessa posizione
degli accusati.

Si riempiono tutti la bocca di
“mi aspetto che facciano”,
mai nessuno che tira fuori
gli attributi per dire
“prometto che farò”.

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La cosa più simpatica
delle campagne elettorali
è vedere i politici
mendicare voti.

Di solito fanno a gara
a chi la spara più grossa,
anche con slogan stridenti:

“per un futuro migliore”,
“la speranza nel domani”,

e sopra al manifesto
vedi il solito vecchio
faccione presente sulla
scena da oltre 20 anni.

Se per un futuro migliore
mi devo affidare a chi mi
ha portato a un passato
e a un presente di merda
stiamo belli che freschi…

Loro, “gli onorevoli”,
vogliono il massimo risultato
con il minimo sforzo,
altrimenti che signorotti
della politica sarebbero.

Le mani mica possono sporcarsele
scendendo in mezzo alla plebe,
per carità,
le campagne elettorali
le fanno nei salotti tv,
in giacca e cravatta,
davanti a un conduttore educato
e a un pubblico ammaestrato.

Attaccano Grillo perché
considerato l’antipolitica,
perché urla nelle piazze
e li manda a fanculo di continuo.

Le tv che controllano
lo boicottano, omettono notizie
e nei loro stupidi sondaggi
lo danno addirittura dietro a Monti.
Le piazze gremite di tutta l’Italia
però non mentono:

24-25 Febbraio 2013,
gli sta per scoppiare in mano
una bomba che nemmeno si immaginano.

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Poi ci meravigliamo
di stare nella merda,
ma ci rendiamo conto
di chi ci governa?

Gente che va davanti
alle telecamere
a dichiarare compiaciuta:
“Vedete? Sono bravo perchè mi sono dimesso”.

No, sei stronzo perchè hai rubato.

Io fino a una settimana fa
pensavo che i lingotti d’oro
esistessero solo nei fumetti
di zio paperone o in quei filmoni americani.

Invece no, i lingotti d’oro
esistono per davvero,
e in Italia per cercarne uno
non occorre andare fin dentro
al caveau di una banca,
ma nella sede di un partito.

I partiti italiani custodiscono
diamanti e lingotti d’oro…
i partiti italiani…
Il paese fa la fame e chi lo governa
nasconde i lingotti d’oro sotto al letto:
individui del genere non possono avere
alcun interesse a cambiare
la situazione attuale.

La cosa più fastidiosa, però,
è che non solo rubano,
ma ci vengono a prendere
anche per il culo.

Sei stato colto in flagranza
di reato e invece di scusarti
e sparire dalla circolazione
ti scagli contro coloro
che hanno ardito un presunto
“complotto” nei tuoi confronti,
e il complotto quale sarebbe?
Far sapere ai tuoi elettori
che li hai derubati?
I disonesti accusano gli onesti:
un paradosso assoluto.

Oppure, altra comica,
è quando sostengono di non sapere
chi gli paga la roba,
hanno gli operai in casa
e non sanno chi ce li ha mandati.
Magari pretendono anche
che io creda a una roba del genere…
beh, se sono stupido
come il Trota forse sì.

In Bangladesh i politici
hanno maggiore dignità.

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Passiamo continuamente
il tempo a lamentarci
dei nostri politici,
tanto che inizio a temere
che essi facciano quasi
da parafulmine a questa
situazione di crisi generale.

Parliamoci chiaro,
è facile sparargli addosso,
ogni comico che punti a riscuotere
successo e consenso fa il monologo
sull’attuale classe politica
(vedere Brignano alle Iene),

però non dimentichiamoci
che loro… siamo noi,
loro sono lo specchio
del degrado della nostra nazione,
una naziona dove regna
la cultura e l’arte
di fottere il prossimo,
del clientelismo
e del pressapochismo.

Ci si scandalizza a vedere
un politico non votare
l’abolizione dei suoi privilegi
o mangiare la mortadella
in aula per festeggiare
la caduta del governo Prodi.

Ma noi?
Noi siamo diversi?
Noi che  stappiamo lo champagne
e facciamo il trenino
davanti al Quirinale
per la caduta di un Premier
possiamo fare la morale
o essere d’esempio a qualcuno?

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Ad ogni sessione elettorale
non smettono mai di menarcela
con questa “par condicio”:
se il candidato “A”
ottiene 5 minuti di visibilità,
l’altro dovrà ricevere
pari trattamento.

Questa legge prevede
anche l’omissione
dei nomi dei politici
nelle trasmissioni
non politiche,
con annesso divieto
di mostrarne pur soltanto una foto.

Il culmine lo si
raggiunge, però,
con lo stop di qualsiasi
dibattito o tribuna elettorale
qualche giorno prima delle votazioni.
Li proprio ci fanno capire quanto
il telespettatore/elettore
sia considerato un deficiente.

Per un anno intero
ci bombardano con una quantità
smisurata di talk politici,
con gli stessi politici
ormai diventati guest star,
grazie al loro assiduo
presenzialismo televisivo
addirittura nei programmacci
pomeridiani per casalinghe disperate,
ma poi, pochi giorni prima del voto,
ecco calare il silenzio…

In quei 2/3 giorni
ci lasceranno tranquilli
per non correre il rischio
di influenzarci:
ma per i restanti 363/364 giorni
dove stavamo noi? Su Marte???

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Stiamo sempre a puntare
il dito contro questi
poveri politici,
accusandoli di essere incapaci,
che non sanno nulla,
che rubano,
che non vogliono
mollare la poltrona.

Ma invece di brontolare
a vanvera
avete mai pensato
a cosa farebbero
senza Montecitorio?

Prendete un Fini,
un La Russa o
addirittura un
Ciriaco De Mita,
che a 83 anni
ancora non vuole
saperne di mollare l’osso,
senza politica
cosa potrebbero mai
fare nella società?

Lo Stato italiano
fa opera di beneficenza,
una sorta di Welfare sociale
per porre rimedio
ai problemi del mercato.

Gli scarti di quest’ultimo
vengono, infatti, collocati
all’interno del parlamento
pur di conferirgli
un senso della vita
che altrimenti non avrebbero.

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La politica è diventata
un gioco di ruoli,
dove i rappresentanti
dei diversi schieramenti
sono chiamati a recitare
una parte imposta loro
dal proprio partito.

Chi si dimostra
più capace a recitare e a
prostituirsi intellettualmente
avrà maggiori possibilità
di fare carriera.

Tanto è vero che la frase
“fare qualcosa per partito preso”
è diventata consuetudinaria
nel linguaggio comune,
sta a significare proprio
questa palese faziosità
dei politici riguardo
a tutte le tematiche
possibili e immaginabili:

la destra dice una cosa?
La sinistra l’esatto contrario.
La Sinistra propone una legge?
La destra la critica aspramente,
e così via.
Possibile che non si trovino
mai d’accordo su nulla?
Ma se mai qualcuno si trovasse
d’accordo con l’azione
di governo, è demotivato
dagli stessi partiti
ad andare controtendenza
in quanto ogni parlamentare
prende un tot in più
di soldi per votare/sposare
ogni volta la linea
politica del suo schieramento.

Le opposizioni pur di perseverare
nella loro strategia
atta alla caduta del governo,
se ne fregano altamente
del bene del paese,
se la maggioranza
propone una riforma,
forse anche giusta,
l’opposizione è chiamata
a contrastarla perchè
altrimenti quel governo
passarebbe alla storia
come efficiente,
otterrebbe consensi
e rischierebbe quindi
di essere rieletto
alle successive elezioni
(il che causerebbe una sempre
più diminuzione di potere
da parte dell’opposizione).

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La politica è sempre più
immagine/apparenza
piuttosto che contenuti.

Questo lo si può
constatare non solo
per la narcisista sovraesposizione
mediatica dei parlamentari,
i quali sembrano passare
più tempo nei vari salotti
televisivi che a Montecitorio,
ma anche dal loro stesso “look”.

Fateci caso,
pochissimi di loro portano la barba
(e comunque mai incolta)
mentre tutti indossano solo
ed esclusivamente giacca e cravatta,
come a voler trasmettere un senso
di pulizia, serietà e onestà.

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Imbarazzante la smania
di apparire dei politici,
a differenza delle aspiranti veline,
che le sgallettate le sanno fare,
loro pur di ottenere 5min di celebrità
sono disposti persino
a cercarsi pessime figure televisive.

Lampante il caso “Le Iene”,
con l’inviato in classica tenuta da “iena”,
nessuna trappola quindi,
ad aspettare i nostri deputati davanti al parlamento.

I deputati, quasi sempre i meno noti,
sanno che l’inviato sta lì per metterli in difficoltà
e sanno pure che in caso di gaffe
a un banale quesito posto loro
verranno sbeffeggiati in prima
serata al cospetto di milioni di telespettatori
(leggesi “potenziali elettori”),
ma decidono comunque di non sottrarsi
a questo gioco al massacro in cambio
di una singolare ribalta televisiva:

risultando in pratica “Onorevoli poco onorevoli”.

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Il conflitto e l’odio tra gli uomini
sorge a causa dei loro differenti gusti:

1) Sessuali
2) Politici
3) Religiosi

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Dopo la vittoria di un’elezione
le immagini che consuetudinariamente
si vedono di politici esultanti,
le si devono per la loro felicità
nel pensare che da quel momento
potranno adoperarsi in prima persona
per cambiare le sorti della nazione,
o semplicemente perchè sanno
di aver acquisito maggior potere e denaro?

Ci si potrebbe porre la medesima domanda
riguardo alle elezioni di papi, vescovi, ecc…

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I politici hanno troppi favoritismi.
Chi potrebbe cambiare le cose?
I politici con le leggi.

Loro si farebbero le leggi contro?

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