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Posts Tagged ‘porno’

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Il giovedì sera,
alle 22.20 su La5,
va in onda “Casa Siffredi”:
un documentario sulla vita quotidiana
della leggenda italiana del porno.

Le riprese sono state effettuate
poco dopo l’uscita dall’Isola Dei Famosi
e vede Rocco abituarsi
alla sua nuova veste da ex porno attore.

Le fragilità del protagonista
erano già emerse durante il periodo da “naufrago”,
ma adesso il telespettatore
è catapultato in una dimensione più intima,
quella delle mura domestiche appunto,
dove Rocco e famiglia non recitano
un copione davanti alle telecamere
(scelta apprezzabile), bensì discutono
apertamente dei reali problemi della loro vita.

Vedremo quindi un Rocco
non convinto al 100% di “abdicare”
ma quasi obbligato a farlo
sia perché è meglio smettere
quando sei tu a deciderlo,
e non quando sei portato a farlo dal pubblico,
sia perché inizia ad essere imbarazzante
girare sul set con ragazzine
che hanno la stessa età
della fidanzata di tuo figlio.

Ruolo centrale nella narrazione
è ricoperto dalla “Rocco Hard Academy”,
l’accademia del porno
che Siffredi ha voluto fondare
nella sua bellissima tenuta ungherese,
con l’ambizioso intento di trovare il suo erede
e diversificare il business.

La paura di come sarà il “dopo”
è ricorrente nelle puntate,
non facendo più lui l’attore
ma solo il regista/produttore,
Rocco ha il timore che il pubblica
possa abbandonare i suoi film
con conseguenti ricadute economiche
per l’azienda di famiglia.

Ecco, raccontarsi senza filtri,
a cuore aperto,
l’ho apprezzato molto,
l’ho trovato molto onesto
sia nei confronti del telespettatore
occasionale che del vero fan.

Siffredi ha puntato sul racconto
della persona e non del personaggio,
ciò lo si evince anche
quando spiega che con la moglie,
che ama tantissimo,
è sessualmente insoddisfatto,
ha rapporto monotoni da sempre.

In conclusione, “Casa Siffredi”
è una piacevole scoperta,
un docu-reality onesto e garbato
che consente di conoscere
la quotidianità di un padre, una madre e due figli
titolari di un’azienda particolare.

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I film porno sono la rovina
di noi maschietti.

Per anni ci hanno traumatizzati
con questi falli enormi,
che più li vedevi e più
ti mortificavi al confronto,
ho visto gente finire in analisi
perché convinta che anche
puffo Quattrocchi fosse più dotato di loro.

La moda che sta imperversando
da qualche tempo a questa parte
riguarda lo “squirting”, non sto a darvi
la spiegazione scientifica,
non è la sede opportuna ma,
in parole povere, la donna espelle
del liquido dalla vagina
al raggiungimento dell’orgasmo.

Capirete che per noi maschietti
i complessi in fase di accoppiamento aumentano.

Se infatti prima “gliè davi dentro”
e ti illudevi di far godere la tua donna
perché lei, per non minare la tua virilità,
ogni tanto si ricordava di emette un gemito di piacere
facendoti gasare e battere i pugni in petto come Tarzan,
adesso invece il coefficiente di difficoltà aumenta,
l’orgasmo non si può più fingere.

Quindi vedi ‘ste sante donne
girare tutto il giorno con una bottiglia d’acqua
dentro la borsetta, da bere a intervalli regolari
prima di sera, quando tornerà
il marito da lavoro per saltarle addosso.

Nel bel mezzo dell’atto l’uomo ormai stremato
e sconfortato chiede alla sua donna:
“Amore, non stai godendo?”.

È il segnale.

Lei subito pensa:
“Si sì, vedi adesso quanto godo che c’ho un litro d’acqua
in corpo e non vado in bagno da stamattina”.

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La Sessualità Intergenerazionale

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Non chiedetemi il perché,
però ve lo giuro su quello che volete che è vero,
io e mia madre ci siamo trovati
a guardare un porno insieme.

Ciò che mi ha colpito,
portandomi a questa riflessione,
è la diversità intergenerazionale
di approccio al sesso.

Mia madre è una donna sopra la 50ina
per niente bigotta,
eppure quando si è trovata di fronte
a un rapporto anale o, peggio ancora,
a un’eiaculazione nella bocca dell’attrice di turno
non ha potuto fare a meno
che girare la faccia disgustata.

Cose che invece a me
non facevano né caldo né freddo.

Anzi, era routine,
tanto che faticavo a capire cosa
ci trovasse di scandaloso.

Oggi si bruciano immediatamente le tappe,
entri in un sito porno
e in un battibaleno apprendi
tutto ciò che i tuoi genitori
non avrebbero potuto apprendere
nemmeno in 5 vite;
ed è normale, normalissimo,
alzare sempre un po’ di più l’asticella,
forse a 18 anni la classica
penetrazione ti soddisfa,
ma a 25 ti andrà stretta
e vorrai provare sensazioni più forti.

30 anni fa nessuno si sognava
di andare con una transessuale
o attuare pratiche estreme
(pissing, fisting, bdsm, ecc…)
perché non si aveva piena
conoscenza del sesso,
tutto quello che di nuovo
scoprivi, lo scoprivi
con i tuoi partner,
che a loro volta lo avevano
scoperto da precedenti partner.

Con quante persone potevi fare
sesso nella vita? 10, 15, 30?
Ecco, tutta la perversione
ti poteva sorgere solo
entro quelle 30 persone
e probabilmente avresti desiderato
“qualcosa di nuovo” quando ormai
eri avanti con gli anni
e nessuno te lo avrebbe potuto dare.

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https://i0.wp.com/www.chicercatrova2000.it/public/masturbazione.jpg

Molto spesso sentiamo dire
che si tradisce anche solo col pensiero.

Da un po’ mi sto interrogando
se si è nel torto a masturbarsi
mentre si è fidanzati.

Penso di no.

C’è differenza tra il “vorrei ma non posso”
di uomo fidanzato/sposato che incontra una bella figa,
se la vorrebbe fare, ma sa che non ci riuscirà mai;
e un uomo che vive felicemente la relazione
con la propria donna ma che per spezzare
la routine si masturba davanti a un pornazzo.

Il pornazzo non è il “vorrei ma non posso”,
ma dare sfogo a proprie fantasie recondite,
fantasie che magari nella realtà
non vuoi soddisfarle
per svariate ragioni (paura, disinteresse, ecc…)
e che quindi nascono e muoiono
solo davanti a un pc per quei 20 minuti.

Se anche il compimento di un rapporto sessuale
vero e proprio all’infuori della coppia
non è considerabile un tradimento per alcuni (vedi gli scambisti)
non vedo perché debba esserlo
una mera masturbazione priva di pretese.

E’ come se a lui piacesse
la partita di calcio in tv
e a lei no,
se lui sceglie di guardarla
da solo non fa certo
un torto a lei.

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https://i0.wp.com/www.uccronline.it/wp-content/uploads/2010/04/Pedofilia-3.jpg

Sostengo da una vita che,
per quanto vogliano dare
a credere il contrario,
nel mondo non esiste
libero arbitrio.

Il caso su cui rifletto oggi
è quello relativo alla pedofilia.
Capisco che sia un argomento tabù,
ma di solito chi mi segue
cerca di guardare oltre come faccio io
e per questo sono certo
di non essere mal interpretato.

Condanno chi adesca i ragazzini
(se il ragazzino non ricambia),
non condanno chi scarica
un filmato porno con dei ragazzini.

Tendenzialmente,
chi fa un porno è consenziente,
nessuno ti punta una pistola
alla tempia costringendoti
a fare quello che in realtà non vuoi.

Se il bambino/ragazzino è smaliziato,
e in quel momento sta confezionandoti
col suo corpo un prodotto che poi
vorrà mettere sul mercato a fini di lucro,
significherà che per lui in quell’atto non c’è del male,
perché allora dovrebbe essercene per chi guarda quel filmato?

Il mondo è cambiato,
grazie a internet il sesso
entra prima nella vita degli esseri umani,
proprio per questo dovremmo superare
la logica che ogni ragazzino è “un’innocente anima di Dio”,
non possiamo fare di tutta l’erba un fascio,
non esiste un’età per approcciarsi al sesso,
ognuno lo fa quando si sente pronto,
e non si può impedire
a un bambino/ragazzino di praticarlo.

Se una milf di 40 anni si scopa uno di 20
nessuno grida allo scandalo,
se però il maschietto di anni ne ha 12,
la donna è pedofilia e tutti si indignano.

Ma perché?

A 12 anni non hai diritto di andare
a letto con qualcuno? Oppure puoi
andarci ma l’importante è non farlo sapere?

Alle medie avevo diversi compagni
di classe che avevano perso la verginità,
e parliamo di 15 anni fa, ancora non esisteva
Youporn, pensiamo cosa possa essere oggi.

Ciò che mi fa ridere è che per lo Stato
se ti scopi una di 17 anni e 364 giorni
sei un criminale perché ne hai violato
l’innocenza, se però te la scopi
allo scoccare della mezzanotte
sei solo un grande, perché quando
ti ricapiterà di andare a letto
con una che ha la metà dei tuoi anni.

Ovviamente ci sono casi e casi,
le persone che adescano i bambini di pochi anni
sono assolutamente da condannare e punire.

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Girare un film porno in italia
è illegale.

Se ti viene la malsana idea
di riprendere le tue
peripezie sessuali,
fattela passare,
lo Stato te lo vieta,
per la serie
“non essere padrone nemmeno in casa propria”.

Il tutto è riconducibile
alla legge Merlin che bandisce
espressamente lo sfruttamento
della prostituzione.

La cosa paradossale
è che girarlo è illegale,
ma distribuirlo no;
una proibizione scissa in due parti,
dove la seconda ammette
inevitabilmente la prima,
e questo la dice tutta
sull’autorità della suddetta legge…

Voi potreste dire
“Sì, ma il film lo puoi
anche andare a girare in Svizzera
e poi lo commercializzi in Italia”.
Però capirete che non ha senso…
È come dire “coltivare droga in Italia
è illegale, però se vuoi puoi importarla”.

Sono le tipiche norme barzelletta
della nostra nazione,
come quella sul “visto turistico”
e del “permesso di soggiorno”.

Se sei un extracomunitario
che ambisce a stanziarsi nel Belpaese,
hai a disposizione, con il visto turistico,
massimo 90 giorni di tempo
per trovare un lavoro o un coniuge,
altrimenti, alla scadenza,
te ne devi andare fuori dai coglioni.

È normale che l’extracomunitario
diventi clandestino,
noi ci impieghiamo 10/15 anni
a trovare un lavoro,
mentre lui ha a disposizione 3 mesi…
Per non parlare poi dell’altra chance;
questo in quattro e quatr’otto
deve mettere su famiglia.

Noi italiani ce sposamo dopo i 40 anni Checco…

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Non potreste mai immaginare
cosa ho sorprendentemente riscontrato
quasi sempre, su qualsiasi
forum o fanpage che visitassi
riguardo alla vicenda Sara Tommasi.

Di solito in questo paese
falso moralista
quando qualcuno di noto
si macchia di scabrosità
viene immediatamente
aggredito e offeso.

Così è avvenuto anche con la Tommasi.

Ma non come si possa ipotizzare,
sporadiche volte mi sono
imbattuto in prevedibili
frasi tipo “sei una troia”,
“fatti curare” e simili.

Il leit motiv delle ingiurie
si potrebbe sintetizzare in:
“vergognati, non sai fare nemmeno un pompino”,
postato da gente veramente inferocita per questo.
Giuro, cercate qualsiasi discussione
al riguardo e mi darete ragione,
tutti a rinfacciarle la stessa cosa.

Mi si è aperto un mondo davanti.

Ho capito per l’uomo quanto
importante fosse il sesso orale
e il motivo dei tanti
rapporti extraconiugali:

puoi avere accanto una donna
eccezionale in cucina,
che stira e lava a puntino
come una filippina,
perfetta matrona di casa
e madre impeccabile,
ma non sarà comunque mai
equiparabile a una che ti sappia
succhiare bene l’uccello.

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Dopo la mezzanotte,
in qualche emittente locale,
è facile imbattersi in “Sexy Bar”,
un programma creato
nel lontano 1999
da Corrado Fumagalli.

Questo tizio ha avuto
la brillante idea
di arricchirsi col soft-porno:
grazie al pretesto del talk
a tematiche sessuali,
e direi quasi esistenziali
(es: “meglio una donna bella ma frigida,
o una brutta ma affamata?”)
pubblicizza locali
(night – club privè) e troie
(lapdancer – pornostar).

Il lavoro in questione è
fantastico e redditizio;
iniziamo col dire che
si beccano soldi
da tutte le parti:
soldi dagli stacchi pubblicitari
inseriti nel programma
(ben due per soli
20 minuti di trasmissione),
soldi dai locali che
ospitano il programma,
e soldi dalle pornostar
entrate nel circuito della trasmissione
e, quindi, dello stesso Fumagalli,
che si erge a sorta di “pappone”
per piazzarle poi nelle
varie serate/eventi a chi
gliene farà richiesta.

Inoltre Fumagalli,
che Adone non è,
a stare in mezzo a tutto
quel troiume volete
farmi credere che
non rimedia niente
da nessuna?

Dai su…
Gli è andata troppo
di culo con ‘sto programma.

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“Non ci sono più gli uomini
di una volta”.

Quante volte abbiamo
sentito questa frase?

Tantissime, e un po’ è vera;
la colpa la do
alla facilità di fruizione
del porno su internet.

Se prima per eccitarsi
l’uomo aveva per forza
bisogno di una donna,
almeno una volta alla settimana,
e in quell’occasione
si faceva trovare “carichissimo”,
adesso può eccitarsi
a qualsiasi ora della giornata,
senza stress da prestazione
e problemi vari.

Il corpo della donna
non è più quell’Eldorado
da scoprire negli anni,
già lo si conosce ampiamente,
e questo comporta nei momenti
“hot” della vita reale,
un calo delle prestazioni.

Un conto è vedere
ogni tanto una donna nuda,
un altro è vederla tutti i giorni,
oltretutto nelle performance
più assurde/eccitanti
tanto da farti sembrare
la tua fidanzata Maria Goretti:

il desiderio scema inevitabilmente.

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Uno dei luoghi comuni
è che per fare l’attrice porno
basta “aprire le gambe”.

Eh no…
altrimenti per cantare
basterebbe aprire la bocca.

Fare sesso non significa
saper fare film porno,
le attrici hard sono
delle sex machine,
delle professioniste del settore,
si prestano a lunghe
ed estenuanti ore di riprese,
davanti a una troupe maschile,
in posizioni scomodissime,
con partner non sempre graditi,
e calate costantemente nella
parte della “porca che gode”.

Poi tra loro va fatta
una netta distinzione:

ci sono le “robot”,
fredde e senza coivolgimento,
che qualsiasi cosa gli dai sotto
macinano indistintamente
e sempre alla stessa maniera,
proprio come se fossero
un rullo compressore.

E poi ci sono invece
quelle dotate di una
carica erotica pazzesca,
non occorre neanche che si spoglino,
già dal modo di fissare la telecamera,
da quello che dicono
e da come lo dicono
ti fanno partire l’ormone.

Queste ultime sono le
pornostar di successo.

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Faccio fatica a comprendere
le tattiche di marketing
delle tv porno a pagamento,
tipo ContoTv o Glamour;

quelle che, per intenderci,
trasmettono sulle loro
frequenze del digitale
terrestre solo a partire
dalle 23 in poi:
in pratica obbligano
le persone ad avere orgasmi
a orari prestabiliti.

Immaginate di essere eccitati,
e di andare dalla vostra compagna
a fare le fusa ma che lei,
orologio alla mano vi risponda:
“no caro, sono le 16,
non è ancora il momento,
resisti fino alle 23”.
Ma come resisti fino alle 23…
io ho voglia ora!!!

Non capisco il senso
di non trasmettere 24 ore su 24:
anche gli stessi film,
a ripetizione
per tutta la giornata,
penso sarebbero graditi.

Ma poi che orari sono…
dalle 23 alle 7…
la gente la mattina deve
svegliarsi per andare a lavorare,
mica può passare l’intera
notte a masturbarsi,
nè tantomeno mi sembra giusto
che spenda tot soldi al mese
per masturbarsi solo 15min
e solo negli orari
decisi dall’emittente.

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Sono sempre stato un efferato
paladino degli attori porno
ripudiando quella falsa morale
brandita dagli ignoranti.

Il sesso è un’arte,
a differenza delle altre
riservate al diletto di pochi
(canto, ballo, pittura, ecc…ecc…),
nel sesso si cimentano tutti
ma con alterni risultati.

Quando poi si trova
l’eccellenza in questo campo,
invece di ammirarla come si ammirerebbe
un Pavarotti, un Picasso o un Nurayev,
scattano immediatamente le offese
o le stupide battutine.

Che poi non ci si spiega
perchè offendere in maniera gratuita
un professionista pagato
per fare egregiamente davanti
a una telecamera quello che chiunque
fa pessimamente dietro alla telecamera,
e qualche volta addirittura pagando di suo:

forse per invidia?

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Con l’avvento di internet
a rimetterci sono state:

1) Le case discografiche
2) La case di produzione di film porno
3) Le coppie

Continuo a vedere a malincuore matrimoni
ormai al capolinea per colpa
di mariti schiavizzati dal Pc,
vi autorizzo allora a sferrarmi
un calcio secco nei coglioni
se un domani incappassi nello stesso errore,
perchè tanto non mi serviranno più
se preferirò passare le giornate
a fossilizzarmi davanti a un monitor
invece di dedicarmi alla mia donna.

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Gli attori con la mascherina
nei porno amatoriali sono simpaticissimi.

Ma ve pensate d’esse Zorro?

Che vè basta metterve ‘no
straccetto 3cm x 3cm in faccia
per non farve riconosce da nessuno?

Suvvia, sveglia, se dovete fare
le maialate abbiate il buon gusto
di farle senza inutili sotterfugi:
dopo la soddisfazione è pure doppia.

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