Spuntano fuori ciclicamente
casi di zoofilia,
ovvero gente che si accoppia
con i propri animali.
Per quanto possa sembrare
un accadimento così immondo
per la nostra cultura,
con un po’di impegno
e apertura mentale
può risultare comprensibile.
Immaginate di stare in ufficio
8/10 ore al giorno
solo con la vostra collega cessa.
Dopo anni e anni
che ce l’avete davanti
e che, inevitabilmente,
ci stringete un rapporto
che va oltre quello meramente lavorativo,
iniziate a vederla sotto occhi diversi
e una botta quasi quasi gliela dareste.
Ora immaginate un contadino anziano,
con un bassissimo livello culturale,
cresciuto isolato dal mondo,
che vive 18h in funzione
della propria mucca,
dandole da mangiare,
pulendola, mungendola, ecc…
Va a crearsi un rapporto
di dipendenza così morboso che può
facilmente trascendere.
La mucca è al centro dell’universo
per il contadino e, in quanto tale,
sostiuisce nelle funzioni
tutte le persone che abitualmente
circondano un uomo:
i figli (li accudiamo),
gli amici (ci passiamo il tempo),
la moglie (…ci facciamo sesso).