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Posts Tagged ‘social network’

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Aziende ed enti pubblici
per impedire ai dipendenti
l’accesso ai siti di svago
(social network, web radio, ecc…)
si affidano a sofisticati
e costosissimi software.

Trova tutti d’accordo
che sul posto di lavoro
si debba pensare solo a produrre
e che, probabilmente,
queste misure restrittive
sono un atto dovuto,
c’è anche da dire, però,
che i tempi cambiano
e con essi anche la tecnologia:
se prima uno era lavativo,
l’unico strumento che aveva
per trasgredire era
il pc della propria
postazione di lavoro,
adesso gli basta infilare
una mano nella tasca,
prendere il cellulare
e passare ore e ore
a controllare le battone
che segue su Twitter.

Premesso ciò,
per 6 mesi ho dovuto parcheggiarmi
in un ufficio pubblico,
dove fino al mio arrivo
aveva sempre regnato l’anarchia
più assoluta, col pc ognuno
andava dove gli pareva.
Arrivo io, tempo 2 settimane,
introducono il blocco
ai siti “a rischio relax”,
nel mio caso, chiamato
“Barracuda web filter”:
non ci potevo passare.

Non ci potevo passare
sia perché hanno
aspettato proprio me,
sia perché lì dentro
non si fa un emerito cazzo,
ed io in qualche modo
devo pur perdere tempo
aspettando che si facessero le 14:
una controllatina sui social
di tanto in tanto ci stava tutta.

Non mi abbatto e inizio
a setacciare il web
alla ricerca di una soluzione,
leggo che tutto potrebbe
essere aggirato attraverso dei proxy/vpn.
Scarico quello che di solito uso
“UltraSurf” e lo testo sul pc aziendale.
Funziona.
Social sbloccati, inizio a urlare
come Tardelli nell’82.
Il giorno dopo, in uno slancio d’altruismo,
comunico all’ufficio la mia scoperta
e installo lo stesso software
sul pc di una collega.
Inizialmente va,
lo chiudo, lo riapro e non va più.
Quei bastardi di gestori della rete
me lo avevano “bruciato”.

Non mi do per vinto,
torno a setacciare il web
e vado mirato su quelli
che dovrebbero essere i migliori
proxy/vpn in circolazione,
“Hola” e “Tor browser”,
scarico entrambi e li inizio a testare.

Visto che il mio pc aziendale
è un catorcio di 15 anni fa
che monta ancora XP x32,
Hola non mi partiva proprio,
Tor sì, e ho velocemente
eseguito la configurazione automatica,
si è avviato finalmente il browser
e… andato, sbloccato!
Tutto di nuovo sbloccato!

Barracuda web filter,
software che costa dai 1.600 ai 20.000€,
inculato alla grandissima
da un freeware da 40mb.

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Sui social network,
Facebook in particolar modo,
dovrebbero sostituire
il pulsantino “pubblica”
con un più opportuno “ostenta”.

Lì sopra capisci che per molte persone
il confine tra condivisione
e ostentazione è sottilissimo.

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Parliamo di 6 anni fa,
i social network erano desolati,
ed io, capendo il roseo futuro
che avrebbero avuto,
decisi di iscrivermi a uno di essi.

Ero indeciso:
Facebook o Myspace?
Twitter ancora non esisteva.

Facebook era davvero
qualcosa riservato
a una stretta nicchia,
per lo più americana
di persone.

Myspace invece annoverava già
una “vippanza” di tutto rispetto,
i famosi opinion leader
che muovono le masse
(basti vedere Fiorello
cosa ha combinato con twitter…),
per questo scelsi di iscrivermi lì,
scommettendo su un social
che dava ampie garanzie.

Sappiamo tutti poi
come è andata a finire…

Ma non conta questo,
Myspace lo conobbi perchè
ero follower di una pornostar,
lo ero anche quando
i follower non esistevano,
e quando si aprì una pagina
su myspace non potetti
fare a meno di seguirla
e diventare suo “amico”.

Le sono amico tuttora, su Facebook,
lei è diventato un vaccone cellulitico
ma io per affezione non riesco ad abbandonarla.
Di quei miei anni su Myspace,
mi resta(va) un blog che una donna,
non paga di avermi rovinato l’esistenza,
ha provveduto a far chiudere,
e una canzone,
ascoltata per la prima volta
sul profilo della pornostar di cui sopra
(l’ho presa un po’ alla lontana,
ma ecco giungere al dunque).

Loro sono le Brazilian Girls,
mentre la canzone si chiama “Pussy”
(del resto, sul profilo di una
pornostar cosa pretendevate…).

Non lasciatevi ingannare dal nome
della band, non sono brasiliani
ma newyorkesi, non sono donne
ma uomini, eccetto la cantante,
Sabina Sciubba, che ho scoperto
essere italiana DOC,
cresciuta in Germania
e poi emigrata negli States.

La canzone, oltre ad essere
molto orecchiabile, ha dentro
anche alcune parole italiane,
e da lì nacque la mia curiosità
di risalire al perchè.

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Twitter e Facebook nacquero
con lo stesso obiettivo,
per poi, solo da qualche tempo,
proseguire su strade ben diverse.

Potremo dire che Twitter,
grazie anche alla grossa
campagna pubblicitaria iniziale,
fattagli da vip “opinion leader” di turno,
pagati per gestire un proprio profilo
(all’inizio funziona così, è una tattica di marketing attira gente),
è diventato nell’immaginario collettivo
un social network “d’elite”,
frequentato solo da gente acculturata
e attiva politicamente
con cui disquisire sui vari
problemi dell’umanità (Bah).

Mentre FB è sempre più
il social delle masse,
dove trovi di tutto e di più.

Usando una metafora televisiva,
che mi piace e rende moltissimo,
potremmo dire che se Twitter
è paragonabile a “Vieni via con me”,
Facebook deve accontentarsi
di essere il “Grande Fratello”
dei social network.

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Ho un amico che cade
facilmente in amore e,
quando ciò avviene,
descrive le sue fiamme
con quelle frasi standard
che ormai ho imparato
a conoscere alla perfezione:

“è una brava ragazza,
è proprio quello che cercavo,
facciamo l’amore non il sesso,
lei è diversa dalle altre,
mi sono innamorato per davvero”,

tanto da sembrare
che voglia metterci
su famiglia all’istante,
quando poi, in realtà, le molla
seccato dopo circa 2 settimane.

Di solito sono tutte baldracche
che adesca sui social network
oppure nei bar del paese,
vi lascio quindi immaginare
la serietà delle suddette.

Il suo capolavoro
penso, però, che lo abbia
compiuto di recente,
è andato a lavorare
in un hotel a Cattolica,
città che, in estate,
si trasforma in un
puttanificio a cielo aperto
(alla pari di Rimini e Riccione),
qui ha conosciuto, tra le tante,
la solita meretrice
che gli ha fatto
perdere la testa e lui,
ovviamente, ha messo su il disco
riservato a queste occasioni
(brava ragazza, sono innamorato, ecc…).

Ormai io neanche
gli rispondo più,
mi limito ad assecondarlo,
anche se vorrei tanto dirgli
giusto due parole:

“Brava ragazza…
una che va in vacanza e,
il primo pensiero che ha,
è quello di scoparsi
il cameriere dell’hotel
tu la chiami brava ragazza?
Talmente brava
che non riesce proprio a
fare a meno di starsene
senza un cazzo dentro
per più di una settimana.
Ma va a cagare tu e lei.”

Apro una parentesi,
prima di partire aveva
lasciato una “fidanzata”
ad aspettarlo a casa,
e questa lo stava davvero
ad aspettare… almeno
fino a quando non ha visto
su facebook che lui
aveva impostato come foto
del profilo quella
di lui con questa tizia
che si sta tenendo,
solo allora ha troncato
inviperita il rapporto.

Le donne non so se
ci sono o ci fanno,
se non capiscono o
non vogliono capire,
tu lasci il tuo ragazzo,
da solo, a mille miglia da te,
in pasto a dozzine
di turiste affamate
e pensi che ti sia fedele???

Ma non è l’unica fidatevi,
ho conosciuto gente
che restava fedele al ragazzo,
aspettando in devozione e in castità
il suo ritorno mentre
questo stava da solo
a spassarsel…ehm..
studiare al Nord
per un anno intero,
ci rendiamo conto???

Sveglia ragazze, sveglia!

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Vi sarà sicuramente
capitato di ricevere su facebook
una richiesta di amicizia
da parte di un conoscente
di cui vi interessa ben poco.

Una volta lì,
le strade sono due:
accettare a malincuore
o rifiutare senza pietà.

Personalmente trovo
molto scortese
rifiutare la richiesta
di un conoscente,
facendogli così capire
che di lui, anche se
ne sapete poco o nulla,
non ne varrebbe
comunque la pena approffondire.

Insomma è come se qualcuno
che prima di allora
aveva difficoltà di approccio,
vi tendesse la mano
per allacciare finalmente
un rapporto più stretto,
e voi gliela scansate.

Ovviamente ci sono anche
quelli che spediscono
richieste all’impazzata
solo perchè si divertono
a fare collezione
di amici sui social network.

Il bello di costoro
è che una volta ottenuta
l’amicizia che, precisiamo,
sono stati loro a cercare,
non ci parlano mai,
neanche per ringraziarci/salutarci:
su questa marmaglia tutti
concordiamo ad unanimità
per la fucilazione.

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Mi sono iscritto,
spinto dalla curiosità
scaturitami da un amico,
su un famoso sito di incontri:
Badoo.

L’iscrizione, ovviamente,
l’ho fatta sotto “mentite spoglie”
non inserendo nè dati miei
personali, nè tantomeno foto.

Ho subito notato che è
concettualmente diverso da Facebook,
non punta ad allacciare o
mantenere amicizie online,
bensì agli incontri sessuali nudi e crudi,
ribadisco, sessuali.

E in tal senso,
nella tua pagina personale,
non ti è consentito
aggiornare stati,
nè condividere video o link,
puoi settare solo una breve
descrizione di te, preconfezionata,
dove sei chiamato a rispondere
in maniera abbastanza chiusa
a domande precise, ovvero:

situazione sentimentale,
peso, altezza, orientameno sessuale,
fumatore o no, figli o no,
addirittura il reddito, ecc…

Per l’altro, quindi,
diventi carne da macello.
Ciò che di te conta
non è come la pensi,
ma solo la tua immagine
e i dati anagrafici,
il profilo su badoo
risulta così essere
una vetrina online
dove metterti in piazza
per poter poi scopare
con chi ti reputa carina/o.

Lì sopra tutti puntano al sesso,
non fatevi ingannare
dalle santarelle che mettono
“cerco amicizia”,
non cercano affatto solo quella,
ho fatto io stesso la prova
tentando il dialogo
(avendo una mia foto chiaramente falsa)
con alcune di queste ragazze:
o lo troncavano sul nascere
o, la maggioranza,
neanche rispondevano
(ma non cercavano solo amicizia?
L’amicizia con chi ha una
foto falsa non si può instaurare?).

A rendere quel social network
ancor più aberrante
ci pensano 3 fattori:

1) La ricerca per età =

inserisci una fascia di età
ed altre caratteristiche (peso, altezza, ecc…)
e lui ti ricerca nel suo database
tutte le persone nei paraggi
con quei parametri:
in pratica ti cerchi
la donna su misura,
proprio come se stessi
sfogliando un catalogo.

2) La gente della barra di sopra =

sono sfigatissimi che, pagando,
mettono in rilievo nazionale la proprio foto
con un breve annuncio.
La cosa simpatica è che la maggior parte
sono foto di uomini con fisici pazzeschi,
e a te viene da pensare:
“ma se avevi quel fisico là
stavi su badoo, pagando, per scoparti una figa???”
Ma va vaaa.

3) La sezione “incontri” =

è la funzione più raccapricciante,
avete presente chatroulette?
Idem ma con le foto.
Ti si piomba la foto di una davanti
con sopra la scritta
“la vorresti incontrare?”
e tre possibilità di risposta:
si, no, forse.
In caso di sì e di forse,
se lei contraccambia l’interesse
vedendo la vostra di foto,
la riuscirete a incontrare.
In caso di no,
si passa alla foto successiva
di un’altra donna, e così via.

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